Rassegna stampa
Roma, il pari contro la Juve accende l’allarme stanchezza: Ranieri fa i conti con una squadra sulle gambe

AS ROMA NEWS RANIERI CORSA CHAMPIONS – Il pareggio contro la Juventus non sarà stato uno scivolone, ma di certo ha lasciato in casa Roma la sensazione di una squadra in flessione, fisica e mentale. Claudio Ranieri lo ha detto senza giri di parole: «Quando capisci che non puoi vincere, devi provare a non perderla». Un concetto semplice, ma rivelatore di una lucidità rara, che fotografa perfettamente il momento giallorosso, riporta Il Messaggero.
Il pari con i bianconeri ha interrotto la striscia di sette vittorie consecutive, lasciando comunque in piedi una striscia di 15 risultati utili, ma è bastato un piccolo rallentamento per far scivolare la Roma al settimo posto, dietro a una Lazio in risalita e con l’Atalanta ancora nel mirino. Eppure, al netto del punteggio, la sensazione è che la Roma stia tirando il fiato.
Roma, la rincorsa logora: ora pesa ogni punto
I segnali erano già arrivati nelle ultime settimane: vittorie sofferte con Cagliari, Lecce e Como, successi spesso più frutto di nervi e compattezza che di brillantezza tecnica. L’unica gara dominata sul piano del gioco è stata quella contro l’Empoli, ma nonostante il predominio assoluto, la Roma ha vinto soltanto di misura. Il pareggio con la Juventus, per quanto in uno scontro diretto, ha fatto emergere una flessione fisica che ora Ranieri deve gestire con attenzione.
I singoli sotto stress: Angeliño e Ndicka simboli del logorio
A preoccupare sono soprattutto le condizioni fisiche di alcuni titolarissimi. Angeliño è apparso in evidente difficoltà e non ha un vero sostituto: l’unico nome in rosa è il giovane Salah-Eddine, arrivato l’ultimo giorno di mercato ma ancora acerbo, soprattutto in fase difensiva. Stesso discorso per Ndicka, che è diventato una sorta di maratoneta giallorosso: 30 partite consecutive da titolare, senza saltarne una. Un record, ma anche un carico enorme per un giocatore che sta pagando la mancanza di alternative di piede mancino. L’ivoriano avrebbe bisogno di rifiatare, ma l’organico non lo consente.
Dalla panchina pochi cambi: il jolly resta Shomurodov
Quando Ranieri può pescare dalla panchina, il nome di Eldor Shomurodov resta l’unica carta davvero vincente. Anche contro la Juve, l’uzbeko ha impiegato poco più di tre minuti per segnare il gol del pareggio. Una costante: dal 2021 ha segnato 10 gol da subentrato, terzo in Serie A dietro ai soli Lautaro (16) e Pedro (11). Ma Ranieri lo ha detto chiaramente: usarlo in coppia con Dovbyk dal primo minuto è un’idea interessante, ma pericolosa. Perché poi, a partita in corso, non c’è più nessuno a cambiare l’inerzia dalla panchina.
Il derby nel mirino, ma occhio al calo
Il problema, semmai, è che ora non si può più rallentare. Il calendario è spietato, il derby incombe e Ranieri dovrà essere bravo a fare di necessità virtù. Il derby con la Lazio è una partita in cui le energie, anche se mancano, le trovi comunque. Ma sarà poi nelle gare successive che la Roma dovrà dimostrare di avere ancora benzina per lo sprint finale.
Svilar super, ma il rinnovo è lontano
Intanto c’è un’altra certezza tra i pali: Mile Svilar. Decisivo ancora contro la Juve, è diventato una delle rivelazioni della stagione. Ma anche qui arriva un piccolo allarme: la Roma sta lavorando al rinnovo, ma la distanza tra domanda e offerta è ancora importante. Ballano almeno due milioni di euro e anche il premio alla firma richiesto dall’agente rappresenta un ostacolo non da poco. Il portiere serbo, in attesa di diventare papà, ha ribadito la sua volontà di restare, ma senza un’intesa, nulla è scontato.
La corsa Champions è ancora apertissima, ma la Roma deve fare i conti con i suoi limiti: una rosa corta, titolari spremuti e seconde linee non all’altezza. Ranieri è riuscito fin qui a mascherare le difficoltà con intelligenza tattica ed esperienza, ma ora servirà qualcosa in più. Anche solo un guizzo, come quelli che Shomurodov sa garantire.
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