Josè Mourinho

AS ROMA NEWS MOURINHO – Lunedì sarà un nuovo inizio. È come se José Mourinho cominciasse un’altra stagione, con dinamiche diverse rispetto ad agosto e un programma nuovo da stilare in vista del 4 gennaio. Ciò che resterà uguale sono i giocatori, anzi, ce ne sarà qualcuno in meno. Dybala e Rui Patricio, ad esempio, si aggregheranno direttamente verso fine dicembre per via del Mondiale in Qatar, scrive Il Messaggero.

Da tenere sotto controllo anche gli infortunati, dato che Spinazzola non riuscirà a tornare in campo prima di metà gennaio. Leo è stato vittima di una lesione al retto femorale rimediata a fine ottobre e ancora non è riuscito a recuperare. Wijnaldum, invece, dà segnali confortanti da Dubai dove si sta allenando assieme Rajiv van La Parra, ex centrocampista dell’Apollon Smyrnis. Calcia il pallone e corre sul campo, ma José non potrà utilizzarlo prima di febbraio.

E poi c’è il caso Karsdorp: è nella lista dei convocati per il 12 dicembre, ma non è certo che si presenti. I rapporti sono ormai deteriorati, anche se Mourinho fosse pronto a riabilitarlo (impossibile), Rick ha intenzione di cambiare squadra al più presto. Insomma, un giocatore su cui non potrà contare e che Pinto proverà a cedere a titolo definitivo (il prezzo fissato è di almeno 10 milioni ma difficilmente potrà essere ottenuto). L’obiettivo sarà portare un terzino destro in prestito da sfruttare nei sei mesi finali.

E a proposito di mercato: lo Special One dovrebbe aver metabolizzato che la sua rosa quasi certamente non verrà implementata. Anzi, potrebbe essere sfoltita con le cessioni di Shomurodov (Cremonese o Torino) e Bove (Lecce). In compenso è arrivato Solbakken che però il Bodø ha bloccato fino al 31 dicembre. I paletti imposti dalla Uefa sono stringenti e il margine di manovra di Pinto è minimo.

Dopo aver fatto trapelare attraverso dichiarazioni più o meno sibilline il suo malumore, José ha capito che è meglio rimboccarsi le maniche e trovare una via per arrivare in Champions con ciò che ha. Ed è forse per questo che sono scomparse dal suo profilo social immagini (equivoche) di piedi accavallati o di pc chiusi. Concluso l’appello, José dovrà trovare le soluzioni per far rendere al massimo tutti i componenti della rosa. A partire dall’attacco e in particolare da Abraham e Zaniolo. A entrambi chiederà di più, perché segnare rispettivamente 3 e 1 gol è troppo poco per un reparto che ambisce almeno al quarto posto.

Non solo: José proverà a cambiare anche qualche dinamica d’allenamento con l’obiettivo di dare alla squadra un gioco più riconoscibile. Per farlo saranno determinanti i 7 giorni in Portogallo (dal 15 al 22 dicembre), in cui ci saranno anche tre amichevoli. Ma sarà principalmente un periodo in cui tecnico e calciatori si troveranno faccia a faccia 24 ore su 24 per confrontarsi, analizzare il passato e risolvere i problemi. Perché tutti, a partire dalla proprietà, si aspettano una Roma nuova, più incisiva e meno titubante. Una Roma più Special.



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