Non sarà uno spareggio, ma quasi. La gara di sabato a Napoli rappresenta l’ennesima svolta della stagione romanista, e deciderà chi tra le due squadre sarà l’antagonista della Juventus. Superato, prima della sosta, l’esame-Inter, la formazione giallorossa è chiamata fare risultato lontano dall’Olimpico, dove finora ha raccolto un pareggio (a Cagliari) e due sconfitte (a Firenze ed a Torino). L’impresa non sarà facile, soprattutto perché il Napoli è una delle squadre che gioca meglio in Italia e Sarri è un tecnico in grado di mettere tatticamente in difficoltà chiunque. Luciano Spalletti però non è da meno e il successo contro l’Inter gli ha restituito alcune certezze:
1) il 4-2-3-1 è il modulo da cui ripartire con la rosa attualmente a disposizione, in attesa dei recuperi di Ruediger (tornato ad allenarsi in gruppo e in campo nella partitella con la Primavera di qualche giorno fa), Mario Rui e Vermaelen, e degli interventi sul mercato, che però non arriveranno prima di gennaio;
2) Dzeko visto contro l’Inter è un attaccante dal quale non si può prescindere;
3) la difesa con un terzino di contenimento, Juan Jesus, e uno di spinta, Bruno Peres, è più equilibrata;
4) proprio l’ex esterno del Torino, riportato sulla fascia destra, può essere un valore aggiunto, e l’assist per il gol di Dzeko è stato solo il punto più alto in una prestazione complessivamente di livello e certamente superiore a quelle precedenti.
5) Florenzi riportato nella metà campo avversaria è un’arma che Spalletti non ha mai potuto sfruttare e consente maggiori rotazioni sia per i centrocampisti sia per gli attaccanti;
6) il 4-2-3-1 permette al tecnico giallorosso di allungare la rosa, soprattutto a centrocampo: contro l’Inter, con De Rossi e Strootman davanti alla difesa, c’erano fuori due cambi pesanti come Paredes e Nainggolan, oltre a Gerson che il tecnico, però, ancora non reputa pronto.
Tanti punti in favore del primo amore tattico di Luciano Spalletti, che ne fece un marchio di fabbrica della sua prima Roma e che molto probabilmente proseguirà su questa strada. La conferma sabato al San Paolo, dove la Roma troverà un ambiente caldissimo e non potrà contare sui propri sostenitori visto che il Casms, l’osservatorio del Viminale sulle manifestazioni sportive, ha stabilito che la partita dovrà essere giocata senza tifosi ospiti ed ha dunque vietato la vendita dei biglietti nel Lazio. I giallorossi troveranno quasi certamente uno stadio esaurito, la vendita infatti prosegue a ritmi altissimi, anche grazie alla mossa del presidente De Laurentiis, che per l’occasione (e per tentare di recuperare un rapporto parecchio teso con la sua tifoseria) ha abbassato i prezzi dei biglietti: la riduzione più consistente riguarda le curve, che costeranno 25 euro. Stesso discorso pure per gli altri settori dello stadio: la tribuna Posillipo 65 euro invece di 90 mentre i Distinti costeranno 35 euro invece di 50. Che sia una buona idea per tornare a riempire anche l’Olimpico?
(Corriere della Sera – G. Piacentini)
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