Hector Moreno

Dicono di lui: cattivo, e non a caso lo chiamano «King Kong», grande personalità, bravo a impostare e negli anticipi, meno a giocare in armonia col resto della linea difensiva. Spetterà a Eusebio Di Francesco togliere un po’ di anarchia tattica a Hector Moreno, il primo acquisto annunciato a sorpresa dalla Roma di Monchi. Capitano del Messico, classe 1988, passaporto spagnolo grazie all’esperienza di quattro stagioni all’Espanyol, lì dove lo ha notato il direttore sportivo giallorosso, 79 partite giocate in nazionale, 20 in Champions, ha passato gran parte della carriera in Olanda e arriva dal Psv, la squadra di Strootman, per 5.75 milioni di euro. Sul suo contratto c’era una clausola rescissoria e ieri, dopo aver sostenuto le visite mediche ad Amsterdam sotto lo sguardo del medico sociale romanista Del Vescovo, ne ha firmato a distanza uno fino al 2021 con la Roma a circa 1 milione netto a stagione.

Mai nominato da nessuno finora in ottica giallorossa, né qui né in patria dove non è certo l’ultimo arrivato, tantomeno in Olanda dove ha vinto due campionati (il primo all’Az Alkmaar nel 2009), il suo acquisto era cosa fatta da un paio di settimane e aiuta a capire come si muove Monchi. Per convincere Moreno, suo vecchio pallino, ha sfruttato una corsia preferenziale con il potente procuratore Mino Raiola. Che sia solo l’inizio di una collaborazione? «Era un mio obiettivo da tempo – ha confermato Monchi – risponde perfettamente al profilo che cercavamo». Si unirà alla Roma a fine luglio perla tournée americana dopo aver giocato la Confederations Cup col Messico. Aveva provato a prenderlo Tare per la Lazio qualche anno fa, nel 2014 un grave infortunio alla tibia poteva frenargli la carriera ma il messicano ha carattere da vendere. «Sono molto felice di arrivare alla Roma – le parole del difensore – per la mia carriera rappresenta un importante passo in avanti». In rosa inizialmente sostituirà Vermaelen, ma è pronto a scalare le gerarchie, soprattutto se partirà, com’è possibile, uno fra Rudiger (Inter in pressing) e Manolas. Per Di Francesco Moreno «può giocare sia al centro sia lateralmente e ha grande facilità di recupero, importante per una squadra come la Roma che predilige attaccare».

(Il Tempo – A. Austini)



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