Dan e Ryan Friedkin

AS ROMA NEWS STADIO PIETRALATA – Se l’Olimpico è già pieno di tifosi, chissà cosa succederà quando la Roma riuscirà davvero ad aprire uno stadio di proprietà. In questo senso i Friedkin hanno mosso i primi passi decisi, individuando l’area di Pietralata concertata con il sindaco Gualtieri. Il resto della procedura dipende dalla presentazione del progetto, che il Comune attende per la prossima settimana. Forse già lunedì. Si tratta in termini tecnici dello “studio di fattibilità”, passaggio sostanziale e formale di grande importanza per stabilire un iter operativo, scrive il Corriere dello Sport

Quando il dossier sarà stato inviato al Campidoglio, la giunta potrà avviare il percorso per votare la delibera sul pubblico interesse, altro passaggio fondamentale per l’accettazione urbanistica del piano. Dovrà essere l’assemblea capitolina a votarla, esattamente come fece per il fantomatico stadio di Tor di Valle durante la gestione Pallotta.

Quella delibera è stata revocata, su pressione della Roma, negli ultimi mesi della consiliatura Raggi. E così i Friedkin hanno potuto indirizzarsi verso un progetto più snello, ecosostenibile, che ponga al centro della questione l’impianto sportivo e non un investimento immobiliare. Quando disporranno dell’ok comunale, il percorso attraverserà la Regione con la conferenza dei servizi e poi tornerà in Campidoglio per l’accordo finale: la convenzione urbanistica, cioè il contratto tra parte pubblica e privata, sarà l’ultima firma prima dell’inizio dei lavori.

Il sindaco Gualtieri, all’Olimpico per Roma-Hjk, ha rassicurato i Friedkin sulle intenzioni della giunta. Non solo il progetto Pietralata non verrà ostacolato dal mondo politico romano ma sarà anche trattato con la necessaria velocità, in modo da mantenere la promessa di inizio mandato: inaugurare lo stadio entro il 2026. Il tema degli espropri sul terreno, annosa situazione che ha aperto un tourbillon di ricorsi dei vecchi proprietari, non rallenterà in alcun modo l’iter. Almeno così la pensano gli uffici legali delle parti, sia alla Roma che in Campidoglio.

Dunque tutto procede bene, come ieri ha confermato il presidente della Regione, Nicola Zingaretti: “Mi sembra che tra la Roma e il Campidoglio si sia instaurato un rapporto positivo, di confronto, su binari giusti. Ora bisogna attendere i prossimi passaggi. Al momento sono solo un osservatore, ma sembra finalmente che siamo sulla strada giusta per arrivare a dama dopo tanti tentativi. Ricordo che ero presidente della provincia di Roma quando si iniziò a parlare dello stadio di Tor di Valle…”. Era il 2012, dieci anni fa, con tanto di presentazioni pompose e annunci ambiziosi. In una città che non può rassegnarsi all’immobilismo perpetuo, la Roma conta di dare una piccola-grande spinta al rinnovamento.



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