AS ROMA NEWS TOTTENHAM – Più che un esperimento è stata una dichiarazione di guerra fatta a tutto il campionato, scrive il Corriere della Sera. Nella presunta amichevole contro il Tottenham – con gli inglesi che hanno picchiato a man salva con Romero e Emerson Royal, che ha spedito Pellegrini fuori dal campo con la fronte spaccata – José Mourinho ha schierato dal primo minuto quello che a Roma è già chiamato il “quadrato magico”: Abraham, Dybala, Zaniolo e Pellegrini, schierato a centrocampo insieme a Cristante e tornato trequartista dopo un’ora, quando Matic ha preso il posto di Dybala che non può avere ancora una partita intera nelle gambe.
Eppure l’avversario era di prima categoria e anche più avanti con la preparazione fisica, visto che la Premier League inizierà una settimana prima della Serie A. Molti dicevano: un azzardo simile se lo potrà permettere solo contro le “piccole” e invece è stato il contrario. Mou ha provato la formazione super offensiva nella sgambatura della mattina e poi l’ha riproposta in campo. Un segnale alla squadra: non si deve avere paura di nessuno se tutti i giocatori in campo si sacrificano uno per l’altro. E anche la sintesi di quello che Mourinho ha chiesto ai Friedkin dopo la prima stagione: più calciatori in grado di produrre gol, visto che nello scorso campionato l’attacco della Roma è stato solamente il nono, con 59 reti segnate. È vero che ieri sera, ad Haifa, è andato in gol un difensore (Ibanez) ma il corner è stato battuto alla perfezione da Dybala, che ha avuto una chiara occasione per segnare come anche Abraham e Zaniolo.
Mourinho è sempre stato e sempre sarà attento agli equilibri in campo, ma l’amichevole contro il Tottenham è la dimostrazione che in questa stagione la Roma può osare: ne ha le qualità. E quanto lo Special One ci tenesse a battere Antonio Conte è testimoniato anche dall’uso che ha fatto delle sostituzioni: solo tre quelle “vere” (Spinazzola per Zalewski e Matic per Dybala dopo un’ora, Celik per Karsdorp dopo la mezzora della ripresa).
Da valutare le condizioni di Zalewski e Pellegrini, usciti per infortunio. Per il polacco di Tivoli, una distorsione alla caviglia destra: il numero 59 è uscito per precauzione dopo l’intervento dello staff medico. Lorenzo Pellegrini, invece, è stato colpito con una gomitata, probabilmente fortuita, di Emerson Royal. Ne è uscito con un profondo taglio all’arca sopracciliare, ha perso molto sangue ed è uscito dal campo che sembrava più un pugile che un calciatore. Non erano per nulla involontari, invece, i brutti falli a ripetizione di Romero, che hanno portato il capitano giallorosso a una reazione. L’arbitro li ha ammoniti entrambi, anche se i calci li ha dati sempre uno solo.
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