Roma, il settore giovanile dimenticato: sei talenti in partenza a zero

AS ROMA NEWS SETTORE GIOVANILE – La Roma sembra aver perso interesse nel proprio settore giovanile, lasciando andare a parametro zero alcuni dei suoi migliori talenti. A fine stagione, ben sei calciatori della Primavera diranno addio al club giallorosso per trasferirsi altrove: Renato Marin, Sergej Levak, Lovro Golic, Alessandro Romano, Mattia Mannini e Giulio Misitano.

Secondo quanto riportato da La Repubblica, questa diaspora di giovani promesse è un’anomalia per un club che deve fare i conti con il Financial Fair Play e che, in passato, ha saputo valorizzare i propri ragazzi, incassando circa 25 milioni di euro dalle cessioni di Felix, Volpato e Tahirovic.

Marin al PSG, Levak e Golic già con le valigie pronte

Il primo a partire sarà Renato Marin, talento classe 2006, che sta per firmare un contratto quinquennale con il PSG. Anche Sergej Levak ha già un accordo con un altro club e lascerà Trigoria a giugno, così come Lovro Golic, Alessandro Romano e Giulio Misitano.

L’unico che potrebbe restare ancora in giallorosso è Mattia Mannini, per il quale è ancora in corso una trattativa di rinnovo. La speranza è che il club trovi un accordo in extremis per non perdere un altro dei suoi migliori prospetti.

Pisilli l’unico salvezza, ma il vivaio è sempre più in secondo piano

A salvarsi da questa emorragia di talenti sarà Niccolò Pisilli, per il quale il rinnovo è ormai certo. Ma il resto del settore giovanile sembra aver perso la centralità di un tempo.

Le difficoltà sono iniziate già nel 2023, con il declino dell’attenzione verso la Primavera. A gennaio, l’ex DS Tiago Pinto ha rassegnato le dimissioni, lasciando la società senza una guida tecnica per cinque mesi. Poi è arrivato il mercato estivo, caratterizzato da cambiamenti nella prima squadra e da tre diversi allenatori.

Il paradosso è che, mentre la Roma investe in giovani talenti esteri, pagandoli spesso a peso d’oro, il suo vivaio viene trascurato. Un’inversione di rotta che rischia di penalizzare il futuro del club, privandolo di risorse preziose sia dal punto di vista tecnico che economico.

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