I numeri dicono che senza Perotti la Roma in questo campionato ha sempre vinto: in casa contro Crotone e Palermo, in trasferta contro il Sassuolo, l’assenza dell’argentino non è pesata sul risultato e in quelle 3 partite sono stati segnati 11 gol. Ma c’era un tridente importante a non farlo rimpiangere, con Dzeko sostenuto ai lati da Salah, ora in Coppa d’Africa, ed El Shaarawy, che oggi sarà il suo unico compagno d’attacco e gli giocherà vicino in un 3-4-1-2. Nainggolan dara una mano partendo dalla trequarti, come d’abitudine.

Cosa rara è invece vedere una panchina cosi scarna: il veterano Totti che non vede il campo da novembre e il baby Tumminello sono i due cambi possibili a gara in corso, a meno che Spalletti non decida di pescare dallo stesso undici iniziale un’arma in più per la fase offensiva. Gli esterni di centrocampo, Emerson e Peres, hanno le caratteristiche giuste per fare un passo avanti, o pure indietro dovesse servire. La coperta corta lascia scoperti tutti i reparti in base a come si muovono le pedine. Non c’è solo Perotti infortunato, con uno stiramento al polpaccio che dovrebbe guarire in tempo per l’impegno di Coppa Italia con la Sampdoria, ci sono le squalifiche di Rüdiger e De Rossi, il crociato di Florenzi e l’arrivederci a Salah a far parlare di emergenza. In mediana si rivedrà Paredes, che dovrà stare attento a non scaricare presto le pile: non gioca 90 minuti dal match di Europa League con il Viktoria Plzen dello scorso novembre. Gerson è l’unica alternativa. In difesa torna Manolas con l’ormai insostituibile Fazio e il rigenerato Juan Jesus. Vermaelen ha superato i guai fisici e si è messo a disposizione per la panchina. Mario Rui spera di approfittare dell’emergenza per mettere qualche minuto sulle gambe dopo l’infortunio al ginocchio, altrimenti aspetterà il turnover di Coppa.

(Il Tempo – E. Menghi)



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