Quello stadio semivuoto anche nelle partite di cartello non sembra più l’Olimpico che ha accompagnato la Roma nelle più importanti imprese della sua storia. Non c’è più il dodicesimo uomo in campo, è rimasto a casa. La società giallorossa continua a perdere tifosi. La media nelle prime quattro partite di campionato in casa è stata di 29.809 spettatori. La Roma è quarta in questa classifica, dopo Inter, Juventus e Fiorentina, che vanta più abbonati della società giallorossa. Le tessere vendute quest’anno sono 18.400, con una perdita di quasi seimila tifosi fidelizzati rispetto alla scorsa stagione. E’ vero che c’è la protesta dei tifosi della curva per la questione delle barriere imposte dalla Prefettura, ma la perdita è continua, anno dopo anno, con le uniche eccezioni nelle stagioni 2012-2013, 2013-2014 e 2014-2015.
SEMPRE MENO Negli ultimi dieci campionati sono stati persi oltre quarantamila spettatori nelle prime quattro giornate. E’ vero che c’è stata solo una partita di cartello, contro l’Inter, ma i tifosi si allontanano sempre più dallo stadio. Nelle ultime dieci sfide contro i nerazzurri, solo una volta ci sono stati meno spettatori, nel 2012, quando ci fu la grande nevicata a Roma. Un dato che riguarda anche altri club di serie A, ma diventa allarmante per entrambe le squadre della Capitale. E mercoledì scorso contro il Crotone è stato toccato il punto più basso della storia recente della società giallorossa, in tema di spettatori. Quasi cinquemila tifosi in meno rispetto a Roma-Atalanta, la partita con la minor affluenza della passata stagione. I motivi sono tanti e non riguardano solo la protesta dei tifosi per le barriere in curva. La visuale all’Olimpico è pessima e la partita si può vedere comodamente a casa seduti in poltrona a un decimo del costo del biglietto per il settore più popolare. Inoltre da quest’anno è ancora più difficile raggiungere l’Olimpico, con i nuovi divieti per i parcheggi.
RIMEDI La società cerca di correre ai ripari. Per le prossime quindici partite ancora da disputare in campionato è possibile sottoscrivere abbonamenti e voucher elettronici, che valgono anche per gli ottavi di finale di Coppa Italia, a condizioni più vantaggiose e con facilitazioni per donne e ragazzi. Ma non basta. Lorenzo Contucci, l’avvocato che segue da tempo i problemi della tifoseria giallorossa, fotografa la realtà: «Per fare il tifo bisogna essere liberi: non certo di delinquere, ma neanche si può essere terrorizzati con multe ridicole che, alla seconda contestazione, fanno scattare il Daspo, che comporta seri problemi sul lavoro. Ed infatti i tifosi più appassionati seguono massicciamente la squadra in trasferta: non è disamore, è paura di essere sanzionati per non essere al proprio posto o appoggiati a una balaustra».
NIENTE NAPOLI A Torino erano in duemila, ma non potranno seguire la squadra a Napoli, alla ripresa del campionato. Da oggi alle 10 saranno in vendita i biglietti per la sfida del San Paolo, in programma sabato 15 alle ore 15. Resterà chiuso il settore Ospiti, sarà vietato l’acquisto dei biglietti ai residenti della Regione Lazio, disabilitati i punti vendita nel Lazio.
(Corriere dello Sport – G. D’Ubaldo)
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