Chris Smalling, Lorenzo Pellegrini

AS ROMA NEWS – Da una parte c’è un allenatore, Mourinho, che appena può chiede rinforzi: “Direttore, un piccolo sforzo”, ha detto ridendo (ma non troppo) dopo aver fatto irruzione durante la conferenza stampa di Pinto venerdì scorso. Dall’altra c’è un g.m., lo stesso Tiago, che prima del match con l’Udinese ha chiuso le porte (“Ne riparliamo a gennaio”) al possibile arrivo di un difensore svincolato per completare il reparto. In mezzo c’è una difesa, quella giallorossa, che comincia a perdere colpi, scrive il Corriere della Sera.

E se prima di Udine era stato un punto di forza, con un solo gol subìto in quattro partite (l’imprendibile calcio di punizione di Vlahovic contro la Juve), la quaterna rimediata ad Udine è stata un vero e proprio schiaffo, che ha evidenziato alcune difficoltà mascherate dai “clean sheet” (15 nel 2022 tra campionato e coppe) degli ultimi mesi.

Due dei quattro gol sono degli errori individuali: il primo di Karsdorp che ha letteralmente regalato il pallone dell’1-0 ad Udogie; il secondo di Rui Patricio, che ha valutato male il rimbalzo sul tiro da fuori di Samardzic. Errore che ha tagliato le gambe alla squadra e affossato qualsiasi velleità di rimonta della formazione giallorossa. Un incidente di percorso, come capita a tutti i portieri e come è capitato allo stesso portoghese in passato, da non ripetere però per non togliere ulteriori certezze alla squadra. Perché, come ha detto lo stesso Mourinho: “Abbiamo perso per errori individuali, ma gli errori individuali nelle mie squadre diventano collettivi”.

Sotto osservazione, quindi, c’è tutto il reparto, che finora si è retto principalmente sulla qualità di Smalling. Ad osservare lui (e Abraham) a Udine c’era il c.t. inglese Southgate, che sta decidendo la rosa per il Mondiale e potrebbe convocarlo per le gare di Nations League che ci saranno tra un paio di settimane. Non ha visto la versione migliore dell’ex Manchester United, ma una sua chiamata (manca dalla Nazionale dal 2017) non sarebbe una buona notizia per Mourinho, che con il suo staff ha lavorato tanto lo scorso anno per rimettere in forma Chris dopo una stagione costellata di infortuni, e che prega tutte le settimane che non si faccia male visto il numero limitato di difensori.

Aveva pensato di gestire i centrali, Mourinho, ma l’infortunio di Kumbulla gli ha complicato i piani: l’albanese tornerà il primo ottobre contro l’Inter, ma fino a quella data i giallorossi dovranno disputare quattro partite – Ludogorets, Empoli, HJK Helsinki e Atalanta – con gli uomini contati. Per risparmiarne uno, il tecnico potrebbe decidere di tornare alla difesa a quattro: in quel caso avrebbe tre calciatori da alternare per due maglie.

Finora nelle occasioni in cui il portoghese a partita in corso è passato alla difesa a quattro, il sacrificato è stato Mancini, vice capitano della squadra e suo uomo di fiducia. Un altro motivo per cui Mourinho non vorrebbe rinunciare alla difesa a tre e continua a chiedere un difensore a Pinto: si è proposto Maksimovic, ma prima deve uscire uno tra Coric e Bianda.



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