Kevin Strootman

(Gazzetta dello Sport – A. Pugliese) «Che siamo forti davvero lo dobbiamo dimostrare sul campo, è arrivata l’ora». Un monito che Kevin Strootman aveva lanciato il giorno prima dell’Atletico Madrid, in Champions. Monito riferito al centrocampo giallorosso ed ai tanti giudizi che dall’inizio della stagione hanno sempre individuato in quel reparto giallorosso uno dei migliori in Italia, se non in Europa. Ed allora per dimostrarlo davvero Strootman & company aspettano le partite vere, quelle con avversarie di rango. Nel frattempo, però, qualcosa hanno messo in mostra contro il Verona e qualcosa vorranno ripetere già domani, in quel di Benevento. Ad iniziare da una ricchezza di soluzioni che proprio al Vigorito dovrebbe vedere la conferma di Pellegrini, il ritorno in campo dell’olandese al posto di Nainggolan (per lui risentimento muscolare tra l’adduttore e il flessore sinistro, trasferta a rischio) e — probabilmente – l’esordio assoluto di Gonalons in cabina di regia.

EQUILIBRIO Insomma, è proprio lì che la Roma sta crescendo ed è una crescita fondamentale, visto che il centrocampo è da sempre il reparto più importante per il gioco di Di Francesco. Ed è lì che Strootman ritroverà un avversario speciale, Danilo Cataldi, con cui fu protagonista del parapiglia durante il derby d’andata della scorsa stagione (a cui fece seguito la squalifica, poi cancellata, e le mille polemiche). «Il gol segnato quel giorno alla Lazio è il momento più bello vissuto finora a Roma – dice l’olandese rispondendo ai tifosi giallorossi sul sito del club – Era il primo gol in casa dopo l’infortunio, vedere gli occhi dei tifosi è stato incredibile. Anche se la rete più bella è stata quella al Napoli (nel 2014, ndr ) con un tiro da 25 metri. E non è vero che in campo non sorrido, quando segnano i miei compagni lo faccio…». Ovviamente, spera di tornare al gol presto anche lui, proprio come ha fatto Nainggolan contro il Verona. «Avere uno come Radja in squadra è speciale. È uno dei centrocampisti più forti al mondo: segna, difende, attacca. In Europa può giocare ovunque, ma siamo contenti sia rimasto qui». Anche perché l’obiettivo della Roma è quello di provare ad alzare l’asticella, vincendo anche qualcosa di importante. «Quest’anno ci sono tante squadre forti: Milan, Inter, Napoli, Juventus e noi. Quest’anno sarà molto difficile vincere, di certo non facile come successo ai bianconeri negli ultimi 6 anni. Florenzi? Ho parlato tanto con lui, è tornato alla grande. Quando sono rientrato io ho avuto bisogno di un po’ di tempo, lui si è ripresentato con un assist e quasi un gol».

OCCHI MANCHESTER Merito anche di una catena, quella di destra, che contro il Verona ha lavorato alla perfezione. A registrarne i meccanismi è stato soprattutto Lorenzo Pellegrini, uno per cui sabato all’Olimpico c’erano anche gli osservatori del Manchester United, inviati da Mourinho per lui e Nainggolan. Pellegrini quasi sicuramente verrà riproposto anche a Benevento e se non è un’investitura definitiva, ci manca davvero poco. «Dobbiamo continuare a vincere e proseguire su questa scia di risultati positivi – dice il centrocampista romano – Nei prossimi 20 giorni abbiamo molte gare, tra cui anche la Champions League. Dobbiamo fare il meglio possibile. La partenza è sempre per vincere, la mentalità è questa». Di Francesco ci sta lavorando su da tempo. Come da tempo sta cercando di recuperare anche Gerson. In questo centrocampo qui non è facile ritagliargli uno spazio. Dovesse però riuscirci, sarebbe davvero un reparto ancora un po’ più forte di prima.



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