Rassegna stampa
Roma in vendita, il balletto dei numeri di Pallotta e un solo compratore in campo: Friedkin
NOTIZIE CESSIONE ROMA FRIEDKIN – La cessione della As Roma e il valzer delle cifre. Tanta confusione sotto il cielo della possibile vendita della Magica. Devo essere sincero. Il rincorrersi di rumors sulla vendita della Roma ha tanti punti oscuri. Ma vediamo di evidenziarli e dare invece le poche certezze.
I cinque punti su cui riflettere
1) Una certezza, mi sembra di poter dire, è che il presidente James Pallotta sta cercando di vendere la squadra. Al di là di quello che si dice, come ad esempio in merito alla ricerca di un socio di minoranza, chi chiede a Goldman Sachs di fare una documentazione per cercare investitori, è seriamente intenzionato a cedere il controllo. Al massimo questo ingresso potrebbe avvenire in due fasi, ma pur sempre di controllo si parla.
2) Il dato invece che disorienta è il balletto delle cifre sulla As Roma. Cominciamo dalla capitalizzazione di mercato che è di 350 milioni di euro e che è già stata “drogata” dalle recenti speculazioni borsistiche. Logica appunto borsistica, come avviene solitamente, vorrebbe che chi è interessato alla As Roma, cioè a prenderne il controllo, passi dalla Borsa e tratti quindi tutti i soci (non solo Pallotta) allo stesso modo e alle stesse condizioni. Ma mi viene da dire che il calcio ha valutazioni a se stanti e a volte molto fantasiose: quindi viene fatta una valutazione della As Roma sulla base dei multipli indicati nel calcio. Quelli sul fatturato. Faccio un esempio: la Juventus vale circa 3,5 volte il suo fatturato commerciale. La Roma quanto potrebbe dunque valere? I più ottimisti dicono 3 volte circa, non essendo giustamente la Juventus né come fatturato né come parlmares né come platea di tifosi. Quindi 250 milioni per 3 (250X3) fa circa 750 milioni. Ora questo dovrebbe essere il valore d’impresa e comprendere anche il debito (per circa 250 milioni). Tuttavia che anche in questo caso non si capisce se i 750 milioni che ha in mente Pallotta come basta d’asta sono oppure no comprensivi del debito. Inoltre viene aggiunto che quei 750 milioni potrebbero anche aumentare, in termini di valutazione, con il progetto stadio, che tuttavia naviga ancora in alto mare.
3) Insomma, mi sembra di poter dire che questo balletto delle cifre non confonde soltanto me, ma dovrebbe confondere anche i potenziali compratori. A maggior ragione se si pensa che la As Roma non è un’azienda che genera cassa, ma che piuttosto la brucia. Dettaglio non irrilevante quando si parla di valutazioni che arrivano a tre volte il fatturato. La certezza è che gli investitori finanziari (i private equity) tirati in ballo non sono coinvolti. Mi risulta che solo un fondo di private equity abbia esaminato attentamente il dossier ma poi si è tirato fuori.
4) Altro aspetto rilevante è come verrà fatta l’operazione. L’ingresso avverrà a livello di veicolo posto nei piani superiori o direttamente nella società operativa quotata, cioè la As Roma? Inoltre avverrà tramite sottoscrizione di una quota di aumento di capitale, quindi una presa di controllo progressiva, o rilevando direttamente la maggioranza da Pallotta? Tuttiquesti aspetti non sono ancora chiari.
5) Infine concentrerei i riflettori su Dan Friedkin. Mi risulta che alla fine sia l’unico potenziale compratore realmente interessato alla As Roma. Presumo che ci sia un passato comune tra Friedkin e Pallotta, almeno questo è il mio sospetto. Ma ho navigato un po’ su Internet per capire il personaggio Friedkin e ho visto che è un uomo d’affari navigato e senza scrupoli in tema di affari. Quindi personalmente la vedo assai dura che il prezzo della As Roma possa viaggiare a livelli così elevati come quelli richiesti da Pallotta. A mio avviso, se un deal si deve fare, avverrà a livelli molto più bassi.
(Il Sole 24 Ore – C. Festa)
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