Sarà anche una convenzione, ma il tempo, in fondo, fa da discrimine alla nostra esistenza. Arrivare in ritardo a un appuntamento può significare il mancato inizio o la fine di una storia d’amore, prendere o perdere un lavoro, a volte vivere o morire, scrive La Gazzetta dello Sport.
I cronometri del calcio, quindi, a loro modo possono fare la differenza di una stagione, e in questo senso la Roma e l’Atalanta – avversarie domani all’Olimpico – lo stanno sfruttando fino all’ultimo respiro. Sono loro, infatti, le squadre che dominano la graduatoria delle reti segnate in quelle che una volta si chiamava «zona Cesarini» con 5 marcature a testa.
La squadra di José Mourinho, in questo senso, sembra aver dimostrato uno spirito indomabile che ha portato 5 punti in classifica. Morale: se non fossero arrivati, i giallorossi avrebbero appena 39 punti, veleggiando attorno a un malinconico nono posto. Quanto basterebbe per parlare di crisi aperta.
Insomma, quando gioca la Roma è vietato andare via in anticipo, perché si correrebbe il rischio di perdere qualcosa di importante. Per informazioni, chiedere a El Shaarawy, che di reti ne ha segnate addirittura due nei finali di partita. Ha cominciato a settembre contro il Sassuolo, realizzando al 91’ il gol che è valso il 2-1, proprio nel giorno in cui lo Special One intendeva celebrare la panchina numero mille in carriera. Insomma, se c’è stata la festa, il merito è stato tutto del Faraone, che si è ripetuto anche un mese più tardi contro il Milan, anche se il suo graffio al 93’ è valso solo un segnale di indomabilità, visto che i rossoneri si sono imposti all’Olimpico per 1-2.
Ma che Mourinho sappia caricare al massimo i suoi lo dimostra anche quanto è successo a Marassi a novembre, quando il mondo del calcio ha scoperto Felix. Il baby attaccante ghanese nel finale di partita ha messo a segno una doppietta per archiviare il 2-0 contro il Genoa, con una delle due reti arrivata al minuto 94.
A Felix sono valsi l’ammirazione dell’universo giallorosso e un paio di scarpe firmate Balenciaga, la cui consegna ha fatto il giro del web. Anche per questo, la retrocessione di Felix in Primavera, causata da una serata galeotta in discoteca con ritorno fuori tempo massimo, siamo convinti che servirà da lezione al ragazzo. Da questo punto di vista, fin dai tempi delle bizze di Mario Balotelli, l’allenatore portoghese non guarda in faccia a nessuno se si tratta di mettere in riga i ragazzi.
La rincorsa ai titoli di coda delle partite, comunque, non si è fermato allo scorso anno. Anzi, il 2022 ha visto un febbraio prolifico. Sempre contro il Sassuolo, stavolta è stato Cristante a togliere ai neroverdi due punti che già pregustavano. L’atto di forza è stato ad opera di Cristante, che di testa ha segnato il 2-2 conclusivo al minuto 94. Abbastanza per evitare ai giallorossi una sconfitta quanto meno imprevedibile, anche se il livello di gioco in quella partita – in principal modo nella ripresa – fu sotto il livello di guardia.
Tutt’altra storia invece domenica scorsa contro lo Spezia. In questo caso la porta della squadra ligure è parsa stregata, e ci è voluto un calcio di rigore realizzato da Abraham addirittura al minuto 99, per santificare lo 0-1 finale. Il messaggio al campionato, perciò, sembra chiaro: mettetevi comodi, perché la Roma non finisce mai.
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