Monchi – che ha firmato un contratto quadriennale con opzione sul quinto – ieri ha preso ufficialmente possesso del suo nuovo regno, passando quasi tutta la giornata nel centro sportivo in compagnia dei vertici italiani del club: Gandini, Baldissoni e Massara. Non è mancata la tappa a Roma Tv per le cortesie di rito. “L’obiettivo è cercare di consolidare la Roma non soltanto ai vertici italiani, ma anche nella élite europea. Il mio primo traguardo è conoscere identità e filosofia della società, successivamente creare, con Massara, una direzione sportiva che sia il più professionale possibile. Ho molta voglia di costruire la migliore Roma possibile. È un club che si adatta perfettamente al mio modo di lavorare. Al Siviglia abbiamo costruito, un modello cresciuto gradualmente e che ha raggiunto risultati inimmaginabili. Qui c’è grande potenziale. Pallotta mi ha trasmesso entusiasmo e ambizione. Siamo in sintonia”.
Spalletti, dicono a Trigoria, non ha gradito di aver saputo l’arrivo di Monchi lunedì solo all’ultimo momento. I vertici, comunque, hanno notato segni d’inversione nelle dichiarazioni di Spalletti – che pare avere accantonato la vittoria come presupposto per restare – anche perché, aggiungono, al momento offerte concrete dalle big non ne ha. Detto che l’incontro di ieri a Firenze col d.s. viola Corvino è stato solo casuale, la dirigenza della Roma sull’allenatore spiega che Spalletti dovrà trovare in sé le motivazioni per restare, e quindi non si esclude neppure un periodo sabbatico. Inoltre il nuovo progetto Roma – corroborato dagli innesti di Gandini e Monchi – ha un respiro più grande della guida tecnica. Ovvero, Spalletti nel progetto ci starebbe bene, ma i programmi possono prescindere da lui.
(Gazzetta dello Sport)
FOTO: Credits by Shutterstock.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA