In campo e sul mercato. Emotivamente e tecnicamente. Come la giri, Roma-Inter è la sfida. Quella con la S maiuscola. Due club che hanno in comune la proprietà straniera e due centravanti che rischiano di passarsi il testimone dello scettro del gol. Poi, poco altro se non una rivalità sbocciata all’improvviso in concomitanza con l’addio di Sabatini e l’approdo di Spalletti a Milano. Si è così passati nel giro di una decina di giorni dal «forza Roma» urlato col megafono uscendo da Trigoria del tecnico al «far parte dell’Inter ti perfora il cuore». Dal Nainggolan che doveva vestire nerazzurro e al quale Sabatini diceva «di aver aperto le porte dell’Inter» a Radja che firma il rinnovo su un panno dalle diverse tonalità di blu che per uno strano gioco di luci si avvicina beffardamente al nerazzurro. Sembrava finita lì ma il destino ci ha messo del suo. Prima nel sorteggio del calendario, regalando a Lucio, come prima trasferta, proprio l’Olimpico. Il ‘suo’ Olimpico che il 28 maggio lo ha congedato con i fischi, troncando un rapporto che al netto dei «resto solo se vinco» o «resto solo se firma Totti», lo aveva visto comunque tagliare il traguardo al secondo posto e con il record di punti della storia del club. Non contento, il fato ha deciso di calcare la mano e ha fatto in modo che Roma e Inter si fronteggiassero anche sul mercato per Schick.
SKRINIAR REPLICA A TOTTI – Il centravanti ceco è diventato l’antipasto della sfida di domani sera. Ieri la dirigenza giallorossa ha incontrato a Montecarlo gli agenti del ceco, ribadendo l’offerta già formulata per telefono poche ore prima. La Roma ha l’ok della Sampdoria (35 milioni più 3 di bonus pagabili in 5 anni con un esborso iniziale di 6 milioni) manca quello dei procuratori dell’attaccante (accontentati sul versante commissioni) che hanno preso ancora tempo. Perché nella cena andata in scena mercoledì sera, Sabatini è riuscito a strappare a Satin e Paska ancora qualche giorno. L’intento è chiaro, cedere Jovetic (Monaco, Siviglia e Galatasaray in corsa) e avere così il cash per pareggiare l’offerta romanista. Monchi e Baldissoni hanno preso atto, non gradendo la situazione e ribadendo di aspettare una risposta entro il weekend. Intanto Schick ieri è stato raggiunto dalla telefonata di Skriniar, suo compagno alla Sampdoria e ora in nerazzurro, che ha provato a convincerlo della bontà della scelta milanese. Parole che non lo hanno lasciato indifferente. In precedenza era stato raggiunto da un sms di Totti: «Ha risposto, non ho letto bene perchè era in inglese – ha ironizzato Francesco a Sky – Stiamo valutando se diventerà un giocatore della Roma o meno».
TRASLOCO – Ieri Schick (domenica andrà in panchina a Firenze) ha lasciato la sua abitazione di Pieve, dove ha vissuto per tutta la scorsa stagione, trasferendosi in un hotel a Genova. Trasloco che sembra escludere la terza opzione, ossia quella della permanenza ancora un anno alla Sampdoria. Roma o Inter dunque con il Monaco terzo incomodo. Nel frattempo è curioso come tra i due club italiani sia in atto un rimpallo di negatività. «Al 99 per cento vestirà giallorosso, non partecipo ad aste», ha fatto trapelare Sabatini che, in tarda serata, ha addirittura paventato il ritiro dalla negoziazione. «Trattativa difficilissima», il messaggio filtrato da Trigoria. Che qualora non dovesse arrivare al ceco, si troverebbe in difficoltà. Mahrez costa 44 milioni, Berardi (che ieri ha rinnovato sino al 2022) 45. E quando indirettamente è stato chiesto Cuadrado, la Juventus ha replicato volendo la disponibilità a trattare Strootman. Rimane Munir. O un nome a sorpresa, targato Monchi che però aspetta il sì di Schick.
(Il Messaggero – S. Carina)
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