ULTIME NOTIZIE AS ROMA INTER ZANIOLO – Roma-Inter avrebbe dovuto essere la partita di Tammy Abraham contro Edin Dzeko: il presente della Roma che sfida l’ingombrante passato. Invece il numero 9 inglese non ci sarà per squalifica e lascerà il testimone di uomo immagine del match a un ex interista, cioè Nicolò Zaniolo, scrive il Corriere della Sera.
Qualunque sia il modulo scelto da Mourinho, che si è chiuso nel silenzio per non dover parlare in conferenza stampa del passato che lo ha reso «Special» con un triplete che è rimasto scolpito nella storia nerazzurra, Zaniolo sarà protagonista in casa romanista: le parole del tecnico portoghese, che gli ha consigliato di andare a giocare lontano dall’Italia visto che in Serie A non è tutelato, hanno acceso su di lui un ulteriore riflettore.
Come se non bastasse l’attenzione che già hanno nei suoi confronti i tifosi romanisti, e non solo. Nelle ultime partite Nicolò si è scoperto seconda punta al fianco di Abraham, con cui «fa coppia» anche fuori dal campo, oggi pomeriggio dovrebbe fare lo stesso al fianco di Shomurodov: è alla ricerca del primo gol in campionato, che gli manca dal 22 luglio del 2020 nella trasferta a Ferrara contro la Spal.
Una serpentina dopo un «coast to coast» che ha illuso i romanisti (e Roberto Mancini) che fosse tornato quello di prima dell’infortunio, poi il nuovo stop. Ora è un calciatore diverso, che cerca ancora la sua consacrazione definitiva e magari qualche buon consiglio. Glieli darà José Mourinho, come in passato gliene ha dati Dzeko, che è stato il suo capitano in giallorosso.
Il centravanti bosniaco tornerà per la prima volta da avversario contro la Roma, dopo sei stagioni (il periodo più lungo trascorso in una squadra di club), 260 presenze tra campionato e coppe e 119 reti che ne fanno il terzo marcatore di tutti i tempi della Roma, alle spalle di due mostri sacri come Francesco Totti e Roberto Pruzzo.
Numeri che dovrebbero garantirgli un posto non solo nella storia ma anche nel cuore dei tifosi romanisti, che invece non lo hanno mai apprezzato fino in fondo nella sua permanenza nella Capitale: in tanti non gli hanno perdonato più che i gol sbagliati, le voci di mercato che negli ultimi tre anni lo hanno visto sempre accostato a club rivali come la Juventus e l’Inter, dove poi è finito la scorsa estate dopo aver iniziato la stagione alle dipendenze di Mourinho, che si è detto sorpreso della sua richiesta di essere ceduto arrivata a preparazione avanzata. Chissà che accoglienza gli riserveranno i quasi cinquantamila che oggi pomeriggio riempiranno l’Olimpico: di sicuro per 90 minuti sarà un «nemico», ma prima e dopo la gara lui e la sua famiglia riabbracceranno molti amici romanisti.
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