Patrik Schick

La partita di sabato sera (ore 20.45) all’Olimpico tra Roma e Inter sarà carica di tanti significati che vanno oltre i tre punti, comunque importantissimi per la classifica e per dare una prima impronta alla stagione. Sarà la gara del ritorno nella capitale di Luciano Spalletti, novanta giorni dopo l’ultima sulla panchina giallorossa che è valsa l’accesso diretto alla Champions League e parecchi milioni per il bilancio. Impresa che non è servita a risparmiargli un bel po’ di fischi, nel giorno dell’addio al calcio di Francesco Totti, che lo aspetta in giacca e cravatta e non più in pantaloncini. Gli oltre cinquantamila dell’Olimpico quasi sicuramente non gli riserveranno applausi. Sarà la prima volta da avversario anche per Walter Sabatini, l’ex direttore sportivo che da romanista ha inanellato operazioni eccellenti ma anche fallimenti.

Capitolo mercato: Monchi, dopo il fallimento della trattativa con il Leicester per Mahrez (su cui c’è un ritorno di fiamma da parte di Arsenal e Liverpool), è entrato a gamba tesa su un obiettivo dichiarato del suo predecessore, cioè il sampdoriano Schick. Di altrettanto certo c’è che la Roma ha almeno pareggiato (se non superato) l’offerta di oltre 30 milioni di euro e che ha trovato un insospettabile alleato nel presidente Massimo Ferrero. “La Roma è molto avanti rispetto alle altre pretendenti – ha spiegato il patron della Samp – Dell’entourage del giocatore non parlo”. Molto probabilmente la questione non si risolverà prima del match di sabato sera, che Di Francesco sta preparando non senza qualche difficoltà, come quella di inventare un terzino destro per sostituire l’infortunato Bruno Peres.

(Corriere della Sera)



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