Kostas Manolas, difensore della Roma

Le visite mediche erano in programma alle 7 a Villa Stuart, ma Kostas Manolas non c’era. “Problemi con lo Zenit relativi alla valuta dello stipendio”, la versione che filtrava da tutte le parti. Vero? Oppure la frenata alla trattativa che le due società hanno concluso ieri (34 milioni più bonus la cifra che incasserà la Roma) è stata data dall’inserimento all’ultimo di qualche altro club? Da Trigoria fanno sapere come l’accordo tra Monchi e la società russa sia totale e che Manolas sta cercando di risolvere i suoi problemi contrattuali, tanto che per farlo è sbarcato a Fiumicino intorno alle 14, pronto a parlare direttamente con lo Zenit ed arrivare alla fumata bianca. L’ingaggio da 4 milioni netti non sarebbe un problema, ma il difensore chiede il pagamento in euro o dollari e non nella moneta russa e su questo sembra non sentire ragioni. Smentito, salvo colpi di scena, l’inserimento di altri club (soprattutto il Chelsea) nella trattativa, che però si è complicata nelle ultime ore, quando i contratti erano già pronti e dovevano solo essere firmati.

PELLEGRINI OK — È arrivata nella notte, invece, la firma di Pellegrini: contratto fino al 2022 da 1.5 milioni più bonus (ingaggio che salirà nel corso degli anni) e clausola rescissoria da 25-30 milioni valida sia per l’Italia che per l’estero, anche questa destinata a salire nel corso delle stagioni in base al rendimento del centrocampista, che la Roma ha riacquistato dal Sassuolo per 10 milioni.

(Gazzetta dello Sport – C. Zucchelli)



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