Ivan Juric

AS ROMA NEWS UNION SAINT-GILLOISE JURIC – La luce in fondo al tunnel è sempre più fioca per Ivan Juric. Nella sua testa ci sono tanti pensieri e ha provato ad isolarsi prima dell’inizio del match. Una passeggiata solitaria sul terreno di gioco per cercare di allontanare la tensione, scrive Il Messaggero. Ma il campo ha portato un altro risultato negativo. Juric è meno felice rispetto alle scorse gare: ”Ci sono state cose positive. Il risultato non è buono, ma meglio un punto di zero. Non possiamo essere soddisfatti della prestazione”.

Ha poi aggiunto: ”I ragazzi stanno dando tutto e non riusciamo a raccogliere quanto vorremmo. Stiamo facendo degli errori, capita. Il calcio è così, ci sono partite che porti a casa anche non essendo brillante ma in questo momento non ci riusciamo. Non siamo abbastanza tosti per vincere queste gare.” E lo spettro dell’esonero torna.

Juric ha incassato la fiducia dei Friedkin nei giorni scorsi ma Dan e Ryan a Trigoria ancora non si sono visti: «Sono stato lasciato solo? In questo periodo ho pensato solo ad allenare, a preparare le partite. Ho lasciato correre tutto il resto. Ho pensato a fare il massimo nel mio lavoro perché su tutto il resto non posso influire. Continuerò a cercare di fare questo. Non posso e non voglio entrare in altre discussioni”.

Domenica c’è il Bologna allo Stadio Olimpico e un altro risultato negativo, però, potrebbe portare all’addio. Dopo la pausa per le nazionali la Roma è attesa da un calendario horror. In successione arriveranno Napoli, Tottenham e Atalanta. E la classifica non sorride. Ieri in Belgio non è bastato il primo gol stagionale di Gianluca Mancini. Dopo la lite di Firenze con Juric è sempre sceso in campo, ma i risultati faticano ad arrivare.

E il momento è sempre più complicato: ”Dobbiamo fare qualcosa in più perché quello che stiamo facendo non basta. Non molliamo e domenica cerchiamo di portare a casa i punti che in questo momento sono la cosa più importante”. È un leader nello spogliatoio e suona la carica da vicecapitano. Per uscire dalla crisi serve unione: ”Noi cerchiamo di fare più gruppo e coesione possibile perché sappiamo che questo è un momento molto triste. I risultati non stanno venendo ma per me questo gruppo non va toccato perché sta facendo il massimo, anche se non sta bastando”.



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