AS ROMA NEWS LE FEE – Si è infortunato nel momento peggiore. Per lui, per De Rossi e per la Roma. Era il 25 agosto e il ko di Le Fee doveva rappresentare un problema di poco conto a tal punto che inizialmente era circolata l’ipotesi di recuperarlo dopo il match con la Juventus, quindi dopo la prima sosta per gli impegni delle nazionali, scrive Il Messaggero.
Calendario alla mano, per metà settembre (trasferta di Genova). In realtà l’infortunio del francese era serio. Ma tra il cortocircuito creatosi con l’addio di Daniele, l’arrivo di Juric, le dettate dimissioni della Souloukou e il forum di Ghisolfi a Trigoria, del petit Enzo si sono perse le tracce e sono iniziate a circolare le ricostruzioni più curiose e fantasiose. Poi, all’improvviso, con appena un paio di allenamenti in gruppo prima dell’Elfsborg, eccolo ricomparire nella lista dei convocati a Monza dopo un vero e proprio calvario. Sì, perché sarà certamente vero quanto riferito dal dirigente francese che «in carriera non ha mai avuto infortuni seri».
La sfortuna ha voluto allora che, bypassando lo stop di 47 giorni (e 9 gare saltate) di un anno fa al Rennes, il primo arrivasse proprio a Roma: lesione del collaterale laterale con edema osseo. Una problematica che fa sì come per la guarigione i tempi di recupero possano arrivare fino a 45 giorni. Lo staff medico della Roma l’ha rimesso in piedi invece in poco meno di un mese. Poi il tempo per riatletizzarlo, supplire ad un lieve affaticamento muscolare, evitargli la trasferta in Svezia visto il campo in erba sintetica e Le Fée è tornato a disposizione per la gara di Monza. Una convocazione che ora bisogna trasformare in un rientro in campo. Stabile e duraturo.
Sì ma dove? Enzo nel 3-4-2-1 Juric non è uno dei due trequartisti. Può farlo, magari in partita potrà anche accadere di vederlo sporadicamente dietro a Dovbyk quando il tecnico di Spalato vorrà coprirsi e inserire un incontrista in più. Ma la posizione del francese è in mezzo al campo. In uno di quei due posti che hanno visto Koné e Cristante dettare legge nelle prime uscite con il nuovo allenatore.
Un po’ quello che faceva al Rennes, quando sia che la linea fosse a quattro o a tre, faceva coppia con il signor Matic. Le Fée sinora è stato un oggetto misterioso, reso ancora più nebuloso con l’etichetta dei 23 milioni spesi dalla Roma per acquistarlo. Era piaciuto in amichevole a Liverpool, contro l’Everton, quando con Pellegrini aveva giocato altissimo a ridosso della punta. In estate ha detto d’ispirarsi a Iniesta, ma in carriera ha dimostrato di sapersi anche sdoppiare.
Della serie: è quel tipo di calciatore che quando meno te l’aspetti è capace di mettere il piede. I numeri sono lì a confermarlo: nella passata stagione alla voce contrasti ne ha vinti 39 su 56, per una percentuale del 69,6%. Per intenderci, lo scorso anno Cristante ne ha vinti 53 su 96 (55,2%), mentre Paredes 47 su 73 (64,4%). Juric in questa sosta lo sta studiando. Può essere Enzo la carta per regalare quel pizzico di dinamismo, qualità e imprevedibilità in più . Se non proprio dal via contro l’Inter, l’occasione con 7 gare nei prossimi 18 giorni non mancherà.
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