Questa sera, davanti a oltre 50mila spettatori che rappresentano il record stagionale in campionato, andrà così in onda uno dei più tristi Roma-Juventus che la storia del calcio ricordi. Quella tra giallorossi e bianconeri non è mai stata una sfida banale, ma questa volta sono più i motivi di insoddisfazione che di sano entusiasmo.
È vero che la Juve ha vinto l’ottavo scudetto consecutivo, ma l’eliminazione in Champions League – il vero obiettivo, quello per cui era stato acquistato Cristiano Ronaldo – ha smorzato la festa, come se lo scudetto fosse un atto dovuto.
La Roma, quasi sicuramente, dovrà accontentarsi dell’Europa League. Accomuna i due club anche la situazione di incertezza sul futuro allenatore: Agnelli e Allegri si incontreranno a breve, Ranieri ha già salutato in anticipo. Il tecnico giallorosso, come sempre, ha tenuto per sé i dubbi di formazione.
Il più importante, anche per le strategie future, riguarda naturalmente Zaniolo. Potrebbe giocare esterno alto a destra, cioè fuori ruolo, oppure lasciare il posto a Kluivert. Il ragazzo ci tiene molto a giocare contro la Juve, che lo corteggia, ma il discorso valeva anche per Inter-Roma e Nicolò è andato in panchina.
(Corriere della Sera)
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