Rassegna stampa
Roma-Juventus, molto più di una partita: storia, rivalità e passione accendono l’Olimpico

AS ROMA NEWS JUVENTUS – Domenica sera all’Olimpico andrà in scena Roma-Juventus, il big match che più di ogni altro racchiude emozione, tensione e una rivalità lunga decenni. Una sfida che vale una fetta di Champions League, ma anche qualcosa di più profondo: l’orgoglio di un popolo contro l’aristocrazia calcistica bianconera, riporta Il Messaggero.
È il ritorno di quel sapore antico, di partite che sembravano quasi derby, quando Roma-Juve era una battaglia di campo e di idee. Chi ha vissuto i fasti degli anni ’80 ricorderà la magia di Roberto Pruzzo, che sventolava la maglia sotto la Curva Sud come fosse un vessillo. Era il 16 marzo 1986, la Roma vinse 3-0 con reti di Graziani, Pruzzo e Cerezo, e la Juve vide lo scudetto allontanarsi.
Una rivalità che brucia da sempre
Questa sfida ha scritto pagine indimenticabili. Dal morso di un cane poliziotto a Brio alla pista d’atletica, ai duelli tra Falcao e Platini, fino alla Roma di Liedholm che beffò i bianconeri nella corsa al titolo. Poi il 2-0 targato Zeman nel 1998, con un Olimpico ribollente e Candela-Paulo Sergio che zittirono tutti, dopo un’estate infuocata dalle accuse del boemo contro la Juventus sul doping.
E ancora: la fuga di Capello, Emerson e Zebina verso Torino, il rigore di Del Piero con Racalbuto protagonista, le invettive di Montella (“Vedi solo bianconero”), e i “furti” storici di Boniek, Ferrara, Paulo Sousa. La storia di Roma-Juve è un mosaico di emozioni, accuse, simboli e tradimenti.
Totti, il simbolo di una città contro una corazzata
Francesco Totti è stato il volto più iconico di questa rivalità. Dall’urlo “Zitto, ne avete presi quattro! Vai a casa” rivolto all’attuale tecnico bianconero Igor Tudor, fino al missile che stese la Juve di Conte e fece esplodere l’Olimpico. E poi le scaramucce con Montero, l’amicizia ruvida con Del Piero, i duelli con Zidane. Roma-Juve è stata anche questo: sudore, talento e orgoglio.
Oggi come ieri: Champions in palio e Olimpico da brividi
Domenica non c’è uno scudetto in ballo, ma c’è una Champions da conquistare. E vale quasi lo stesso. La Roma, trasformata da Ranieri in un rullo compressore, ha la chance di agganciare i rivali e ribaltare l’intera narrazione stagionale. La Juve, partita per lo scudetto, rischia di ritrovarsi risucchiata nella mischia.
Roma-Juve è una sfida che non ha bisogno di presentazioni. È storia, è passione, è il cuore di una città che per una notte si infiamma. Domenica sarà ancora una volta così. Perché Roma-Juve è Roma-Juve. Sempre.
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