La prima delle due partite spagnole ha portato alla Roma la prima sconfitta estiva (nei 90 minuti) e segnali in chiaroscuro. Il test era complesso e il Siviglia lo ha vinto 2-1: la squadra di Berizzo tra una settimana si gioca il playoff di Champions e ha mostrato maggiore condizione facendo soffrire la Roma per lunghi tratti, soprattutto all’inizio. I giallorossi però hanno avuto la capacità di lottare e riprendersi. il Siviglia è partito bene, schiacciando la Roma e riuscendo a bucarla anche quando difesa e centrocampo erano schierati. La velocità e la tecnica del Siviglia hanno messo a nudo le difficoltà estive della Roma: difesa da assemblare, centrocampo da registrare. Quando il Siviglia ha allentato la morsa la Roma è cresciuta. E ha emesso segnali positivi per il suo futuro. Il primo tiro nello specchio è arrivato al 38’, punizione di Strootman, ma prima e dopo Perotti ha buttato via due grandi occasioni offertegli da Bruno Peres (positivo) e Dzeko e in generale la Roma è cresciuta soprattutto in mezzo, dove i 3 più Defrel hanno preso in mano il gioco. Nella ripresa la Roma, con meno ossigeno dell’avversario, ha resistito per mezz’ora anche al nuovo tridente avversario, Navas Muriel Nolito, decisamente superiore a quello di partenza, ritirandosi per difendere con più ordine rispetto al complesso inizio di gara, ripartendo con pericoloso criterio e facendosi trafiggere solo da una bella combinazione di Nolito ed Escudero sul suo fianco destro. Nel finale le reti di Nolito, scappato a Fazio e di Dzeko, con un gran destro dal limite. La Roma è caduta lottando.
(Gazzetta dello Sport)
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