AS ROMA NEWS KARSDORP – Se vi piacciono le storie d’amore tempestose, quella fra la Roma e Rick Karsdorp fa per voi. Intendiamoci, la parte della passione bruciante al momento è un po’ fuori moda – e non ci sono neppure segnali che si riaccenda a breve – ma visto che a volte i matrimoni hanno a che fare anche con l’interesse reciproco, non è detto che qualcosa non torni a germogliare, scrive La Gazzetta dello Sport.
In ogni caso, un passo in avanti ieri formalmente si è registrato, visto che il terzino olandese ha risposto alla convocazione della società giallorossa e si è presentato alla prima giornata di lavoro a Trigoria.
Come dire, i problemi psicologici che aveva accusato – certificati da un medico olandese e spediti via posta certificata dal suo agente – e che gli avevano impedito di partecipare agli allenamenti e alla tournée in Giappone, sembrerebbero superati. Ieri l’olandese era regolarmente ai cancelli e, allenandosi in gruppo con tutti gli altri giocatori a disposizione di Mourinho, ha svolto una normale seduta che lo ha tenuto impegnato per tre ore o poco più “tutto compreso”.
Poi il ritorno a casa, fra pensieri e strategie. La società giallorossa non fornisce indicazioni su quanto è avvenuto fra le mura del centro sportivo, ma pare che non ci sia stato nessun confronto particolare con José Mourinho – il grande “avversario” – e neppure colloqui di spessore con la dirigenza. D’altronde, all’olandese è stato solo ribadito quanto gli era stato già comunicato nei giorni scorsi. Ovvero: vista la sua defezione novembrina, gli sarà in ogni caso comminata una pesante multa, forse il massimo possibile, cioè il trenta per cento dello stipendio mensile.
Occhio alle sfumature. La situazione è complessa perché non è solo lo Special One ad essere arrabbiato con Karsdorp per via del “tradimento” avvenuto a Reggio Emilia col Sassuolo che – secondo il tecnico – era l’ultimo anello di una catena di atteggiamenti poco professionali da parte del giocatore. In realtà, a essere arrabbiato è anche il terzino olandese che, oltre ad essersi ribellato già nello spogliatoio alle critiche del suo allenatore, non ha perdonato il fatto di essere stato indirettamente dato in pasto all’opinione pubblica. Per questo a Trigoria nessuno può assicurare né che Mourinho voglia portarlo con sé nel ritiro in Portogallo che comincerà giovedì, né che il giocatore accetterà di andarvi.
Su entrambi i fronti, però, degli ammorbidimenti potrebbero verificarsi. Nel primo caso perché l’allenatore sa bene come il club vorrebbe si arrivasse una rappacificazione, visto che Karsdorp in ogni caso rappresenta un valore per la società che non può essere depauperato. Nel secondo caso perché l’olandese ha capito che sul fronte delle multe la Roma fa sul serio e quindi, se si è sensibili al portafoglio, forse è meglio arrivare a più miti consigli.
Certo, qualora il terzino non andasse in ritiro, allora le possibilità di cessione a gennaio lieviterebbero in modo esponenziale, anche se con una postilla tutta giallorossa: Karsdorp non sarà dato in prestito, ma solo venduto, anche se tutti sanno come non sarà affatto facile, soprattutto nel mercato invernale. In ogni caso eventuali acquirenti faranno bene a rompere il salvadanaio per cercare liquidità. Perché i Friedkin non fanno sconti.
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