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Rassegna stampa

Roma, Kristensen in arrivo. Obiettivo Sabitzer ma il sogno è Morata

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CALCIOMERCATO AS ROMA KRISTENSEN SABITZER MORATA – Un ritorno più soft, senza nessuno ad attenderlo all’aeroporto come era accaduto nei giorni scorsi per Mourinho e Dybala. Ma non per questo meno importante. Dopo essersi concesso 8 giorni di relax in Portogallo, il gm Pinto è rientrato a Roma. Non ha perso tempo: s’è subito recato a Trigoria dove ha avuto modo d’incontrare Mourinho, salutare i calciatori e assistere alla seduta pomeridiana della squadra, scrive Il Messaggero.

La strana coppia è di nuovo insieme e non si separerà nemmeno in Portogallo, meta che la Roma ufficializzerà nei prossimi giorni. Se tutto sarà confermato, mancano 10 giorni alla partenza per l’Algarve (si tornerà ad Albufeira, non a Faro). E per quella data José si augura di avere a disposizione, oltre ai nazionali che arriveranno il 17, qualche altro rinforzo.

Non sarà semplice per Pinto accontentarlo. Perché se Kristensen è in dirittura d’arrivo (tutto ok con il calciatore e il club per il prestito), va ora trovata una sistemazione a Karsdorp: Olanda e Premier le possibili destinazioni. Capitolo centravanti: la situazione è quella cristallizzata delle ultime due settimane. Se la Roma non vende (l’indiziato rimane Ibañez) non dispone della liquidità per andarsi a scegliere il numero 9. E allora deve aspettare che s’incastrino i tasselli giusti che hanno tempi più lunghi rispetto a chi arriva, paga e torna a casa con il calciatore (leggi Newcastle con Tonali).

Il riferimento è sempre a Scamacca, utilizzato nel primo test stagionale del West Ham contro il Boreham Wood (4-1 per i londinesi). Un tempo in campo, dopo l’infortunio che lo aveva costretto a operarsi in artroscopia per una lesione del menisco esterno e un’iniziale sofferenza della cartilagine articolare. Dal test è arrivata una buona notizia: se l’affare si sblocca, Gianluca sarà subito a disposizione di Mourinho. Che in realtà sogna Morata, ad oggi obiettivo complicato. Ma il mercato è lungo e José non dispera.

Non si escludono però altre piste. A Roma sta sbarcando l’agente di Castellanos (15 reti in prestito al Girona) che proporrà il ragazzo anche a Trigoria. Arrivano conferme sulla corsa con la Juve a Okafor del Salisburgo (7 gol e 3 assist in 21 presenze in Bundesliga). Pinto però in questi giorni deve anche capire se accelerare o meno per Sabitzer. L’austriaco è il prototipo del calciatore che la Roma cerca ma il Bayern Monaco, dopo averlo girato in prestito al Manchester United, vuole ora monetizzarne la cessione.

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E così, come nel più classico gioco dell’oca si torna al punto di partenza: o si aspetta l’avvicinarsi del via della stagione in Germania quando le rose si definiscono e agli esuberi viene dato il via libera (il 12 agosto c’è la Supercoppa tra Bayern e Lipsia) oppure si cede e si compra. Sabitzer o chi per lui. Per questo motivo dalla lista non va depennato Renato Sanches, considerato l’alternativa all’austriaco. Per lui non ci sarebbe nemmeno da aspettare ma a Trigoria vogliono ancora prendersi qualche giorno di riflessione.

Acquisti ma non solo. Perché il gm nei prossimi giorni, dopo aver parlato con i Friedkin (anche del suo futuro, il contratto scade nel 2024), capirà i margini di manovra per Dybala. Sirene sinistre lo vorrebbero al Chelsea. Dopo Thiago Silva, ieri è stato più esplicito il compagno di nazionale Enzo Fernandez: «Spero che venga. Gli ho parlato e gli ho detto che lo sto aspettando per condividere un barbecue o qualcosa del genere. Ho bisogno di un compagno per il mate». Ad oggi fanno fede le parole di Paulo al ritorno dalle vacanze («Resto qui») ma è chiaro che le parti dovranno incontrarsi per capire come soddisfare le richieste dell’argentino (che vuole avvicinarsi ai 7,5 milioni che percepiva alla Juventus).

Dybala ma non solo. Perché a tenere banco per Pinto ci sono anche i rinnovi di Zalewski e Bove. Nicola ha il contratto che scade nel 2025 ma se la Roma nelle settimane scorse ha chiesto 25 milioni per il suo cartellino, difficile conciliare la valutazione con lo stipendio che parte da una quota fissa 400mila euro (che quest’anno grazie ai premi ha toccato quota 700mila). A differenza di altri compagni, però, per Nicola i bonus non costituiscono poi la base dalla quale ripartire nella stagione successiva. Si ritorna quindi ogni anno al punto di partenza. E quindi dipende dai gol, dagli assist e dalle presenze, più i risultati ottenuti dalla squadra, rialzare la soglia.

Discorso (quasi) analogo per Bove che parte da una base più bassa (300mila) rispetto a Zalewski (con i bonus a quota 400mila), che nel suo caso invece costituirà il punto di partenza stagionale. Anche per l’autore del gol che ha poi regalato l’accesso alla finale di Budapest, la valutazione fatta dalla Roma è elevata: 20 milioni. Vien da sé che più di qualcosa andrà rivisto.

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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