ULTIME NOTIZIE AS ROMA RUI PATRICIO – Ammettiamolo: negli ultimi dieci anni il ruolo del portiere, nella Roma, è stato una sorta di “Spoon River” di grandi speranze. Probabilmente, la colpa di non aver fatto abbastanza per trattenere Szczesny e, nel contempo, la golosità nell’aver voluto vendere Alisson, hanno fatto sì che una maledizione colpisse il club giallorosso prima e dopo quei picchi indimenticati, scrive La Gazzetta dello Sport.
Stekelenburg, Lobont, Goicoechea, Olsen, Pau Lopez, Mirante, tutti sono sembrati lacrime nella pioggia finché, ieri, non si è presentato questa sorta di supereroe che risponde al nome di Rui Patricio. A 33 anni, ha fisico e appeal da tronista, in grado di far girare la testa alle ragazze di mezza Italia ma, per chi fosse interessato, meglio ricordare che ha una moglie niente affatto banale. Non proprio una delle classiche “wags”, di quelle che posta foto di borse e scarpe, semmai di libri. e non solo quelli letti, anche quelli scritti.
Ha fatto scalpore, infatti, il suo: “Manuale di seduzione”, che ha messo sotto esame le vite amorose dei calciatori. Insomma, da psicologa e sessuologa, un’esperta del ramo, tanto che prima del Mondiale del 2018 in Russia, in un programma radio esortò il c.t. del Portogallo: «I calciatori non devono astenersi dall’avere rapporti sessuali prima delle partite, anzi. Però è ovvio che in questo caso, ci saranno meno possibilità di contatto con le famiglie, perciò è meglio usare la masturbazione come metodo per ridurre lo stress e produrre ormoni dato che ha gli stessi effetti benefici del sesso». I lusitani si fermarono agli ottavi di finale contro l’Uruguay, ma crediamo che le cause siano da imputare a ragioni calcistiche.
Tre anni dopo, Rui Patricio è chiamato a risollevare le sorti della Roma e il passato non sembra intimidirlo. «Ho accettato la Roma per l’importanza del club, ma anche per quella dell’allenatore – spiega –. Insieme possiamo aspirare a vincere e a raggiungere gli obiettivi. Alisson? Non sarà né una motivazione extra né una pressione. Tutti i calciatori fanno del proprio meglio per e mantenere le aspettative. Sono qui per crescere ogni giorno. Ho voglia di dimostrare quanto valgo». Per farlo, anche negli allenamenti col preparatore (portoghese) la scelta è quella di parlare solo italiano. «È importante una buona comunicazione tra il portiere e gli altri difensori, cercheremo di trovare il prima possibile questa intesa».
Detto che Veretout si è ancora infortunato, che Darboe avrà presto il rinnovo e che i baby Zalewski e Ciervo saranno portati da Mourinho nel ritiro portoghese, ieri è andato in scena un incontro fra il g.m. Pinto e Giampiero Pocetta, manager (anche) di capitan Pellegrini. Morale: nonostante la clausola di rescissione da 30 milioni scada il 31 luglio e il Tottenham prema, il giocatore resterà. Le parti si rivedranno forse già la prossima settimana e tutti sperano che il matrimonio sia celebrato presto.
A proposito di matrimoni, chi spera di farne saltare uno è la Roma. È molto vicina, infatti, la cessione dell’attaccante iraniano Sardar Azmoun, dallo Zenit Pietroburgo al Bayer Leverkusen per 18 milioni, ma su pressione di Mourinho i giallorossi stanno provando a inserirsi. Il problema non è il valore da dare al giocatore, ma il fatto che Pinto vuole inserire soldi (pochi) e contropartite tecniche, fra cui Olsen, la cui trattativa col Lilla è rallentata. Insomma, per Azmoun è dura. A far sorridere Trigoria, perciò, per il momenti bisognerà accontentarsi delle mani di Rui Patricio.
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