La Roma, valutato il comportamento di squadra nei due tempi, fa più della Juve, anche se perde il match di Foxborough, arrendendosi però solo ai rigori. La prestazione è quasi completa, con due-terzi di partita più che decenti: i primi venti minuti giocati con personalità e l’intera ripresa in cui ha avuto sempre il controllo della sfida. Anche come occasioni da rete, ne hanno create di più i giallorossi, con Dzeko sempre pericoloso fino al gol del pari, con Perotti che avrebbe meritato il rigore prima dell’intervallo e con Strootman che ha colpito in pieno la traversa sull’1 a 0 per i bianconeri.
Siamo in estate e in fase di preparazione, ma il lavoro di Di Francesco già si vede. La crescita è costante. Tatticamente i giocatori rispondono bene: si vede il sacrificio in fase di non possesso palla anche degli attaccanti e comunque l’attenzione dei singoli in ogni movimento. Pure fisicamente la Roma sta sempre meglio. E’ vero che nel secondo tempo Allegri ha cambiato undici giocatori (dentro, comunque, Barzagli, Chiellini, Khedira e i nuovi Douglas Costa e Bernardeschi, tanto per mettere in mostra la ricchezza della sua rosa), ma il pressing dei giallorossi ha fatto la differenza per arrivare al pari, meritato e giusto. Davanti, in attesa dell’esterno mancino titolare, e a centrocampo, con i titolari e i panchinari, la squadra c’è. La rete di Mandzukic è, invece, la conferma che in difesa manca qualcosa. Anche se Peres sbanda sempre meno, Moreno si comincia a fare apprezzare e Kolarov già lascia il segno (suo l’assist per Dzeko).
(Il Messaggero – U. Trani)
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