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Rassegna stampa

Roma, la cura dimagrante parte dai maxi-stipendi

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Il tema era già di attualità, l’emergenza mondiale del coronavirus lo ha reso imprescindibile. Da tempo si parla di una «cura dimagrante» per il calcio, che spende più di quello che produce. Adesso la situazione è drammatica e i club si trovano di fronte al rischio del fallimento.

C’è già chi, come il presidente del Sion, in Svizzera, ha licenziato i calciatori che non hanno accettato una specie di cassa integrazione e chi, come i calciatori del Borussia Moenchengladbach, hanno accettato di ridursi lo stipendio per pagare i dipendenti del club. Un bel gesto, così come quello dei giocatori e dello staff della Roma, che hanno donato una giornata del loro stipendio alla raccolta GoFundMe, in aggiunta alle quote che molti di loro avevano già dato: serviranno per ordinare da subito tre ventilatori polmonari per la terapia intensiva e otto nuovi letti per l’ospedale Spallanzani.

La Roma, come le altre società di serie A, ieri ha partecipato alla riunione di Lega in videoconferenza per studiare una strategia globale per limitare i danni, che saranno comunque ingenti. Una prima strada è la riduzione dei compensi ai calciatori, quantificata in un taglio del 30% nel caso in cui non si potesse portare a termine il campionato. Farà parte di una trattativa con l’Associazione calciatori, ma nell’immediato si parla già della sospensione degli stipendi di marzo.

Il presidente Damiano Tommasi, attraverso il sito dell’Aic, ha detto che «i primi interessati alla sostenibilità del sistema sono i calciatori. Prima però vanno quantificati i danni e questo sarà possibile solo quando sapremo se la stagione finirà o no. Il problema del taglio degli stipendi va posto a tempo debito. L’Aic non può imporre ai calciatori di accettare eventuali tagli. Possiamo dare una linea, ma sulle rinunce decidono i singoli». Dare una linea è già un’apertura importante, perché il calcio dovrà ripartire in una situazione critica. Cambieranno stipendi e valutazioni. Per Schick, che ha giocato un ottimo campionato con il Lipsia, era stato previsto un riscatto a 29 milioni: fino a poco fa sembrava un affare per il Lipsia, ma adesso?

Per Smalling il Man United chiedeva 20 milioni e sembrava un prezzo equo, ma lo sarà ancora per un difensore di 30 anni? Tanto più dovendo decidere entro il 30 giugno. Non è un caso che si parli di annullamento del Financial Fair Play per la prossima stagione, ipotesi che potrebbe interessare Dan Friedkin, se dovesse acquistare la società. Pallotta ha comunque garantito ai dirigenti pieno appoggio. Una cura dimagrante di ingaggi e giocatori in rosa sarebbe utile in ogni caso. La Roma ha un monte stipendi di 109,9 milioni lorcon Dzeko più pagato, con 8,8 milioni lordi più bonus.

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(Corriere della Sera)

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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