NOTIZIE CAGLIARI-ROMA 2-2 – L’ultima prova generale della Roma prima dell’inizio di campionato – sabato 19 a Verona, contro l’Hellas, fischio d’inizio alle 20.45 – si chiude con più ombre che luci e con l’appello di Fonseca al neo presidente Friedkin. Una richiesta chiara di mercato. Il tecnico portoghese non fa nomi ma il primo è chiarissimo: Chris Smalling. «La squadra non è definitiva, c’è chi deve uscire e c’è chi deve entrare. Ho parlato con il presidente e con Fienga, stiamo cercando insieme le migliori soluzioni per la squadra. L’impatto con il presidente e con suo figlio è stato molto positivo. È importante avere il numero uno vicino alla squadra, è importante che veda come lavoriamo. Loro sono motivati proprio come lo siamo noi».
La richiesta è una conseguenza di quello che si è visto nel primo tempo, anche se Fonseca ha usato parole di circostanza («Mi è piaciuta la personalità anche nei primi 45 minuti»). La difesa giallorossa è andata in tilt con un paio di schemi semplicissimi messi in campo dall’ex Eusebio Di Francesco che hanno permesso al Cagliari di andare all’intervallo in vantaggio per 2-0.
Il primo: verticalizzazione rapida per il primo gol, cross dalla destra di Simeone, velo a centro aerea di Joao Pedro che stende Mancini a pelle di leone e tocco a porta spalancata di Rog. Il secondo, ancora più inquietante: corner battuto da destra, palla che si impenna, Pau Lopez inchiodato sulla linea porta, Spinazzola e Ibanez lasciano saltare Walukiewicz che segna di testa come potrebbe succedere solo giocando contro una squadra di bambini. Fonseca, davanti al 4-3-3 di Di Francesco, aveva iniziato con la difesa a 3 (Mancini-Cristante-Ibanez) ma era subito passato al 4-2-3-1 per difendere (eufemismo) sulle corsie esterne.
Il tecnico ha trovato almeno la mossa giusta nell’intervallo: dentro Under al posto di Cristante e Pellegrini arretrato a centrocampo insieme a Diawara. È stato proprio il turco, che resta comunque sulla lista dei partenti, a accorciare le distanze con un bel sinistro in diagonale. Due minuti dopo il pareggio definitivo con Mkhitaryan, uno dei più in forma insieme a Spinazzola (ma solo in fase offensiva). Promettenti gli ingressi di Villar e Calafiori nella ripresa: meritano spazio.Ennesimo infortunio muscolare per Perotti, che ha giocato 13 minuti. Siamo ormai al Pastore-bis
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