(Il Messaggero – U. Trani) L’attesa, e non c’è da stupirsi, è solo per la sfida di sabato sera contro la Juventus allo Stadium. Ma la Roma, come è accaduto spesso da settembre, deve prima affrontare l’ennesimo impegno infrasettimanale, Di Francesco non può pensare solo al campionato. Anche perché, a metà pomeriggio, entra in scena in Coppa Italia, trofeo alzato 9 volte (17 le finali): all’Olimpico, ore 17,30, il turno secco degli ottavi contro il Torino, la formazione che i giallorossi hanno incrociato più volte (addirittura 21) in questa competizione. In palio, tanto per restare in tema, il quarto che potrebbe essere proprio contro i bianconeri, stasera impegnati in casa contro il Genoa, e sempre in trasferta, il prossimo 3 gennaio. Quindi è possibile che si ripeta la stessa sfida in 15 giorni. Di Francesco, però, non mette in secondo piano il match contro i granata di Mihajlovic, come ha chiarito in pubblico dopo il successo in campionato contro il Cagliari: l’obiettivo è restare in corsa su 3 fronti. Non si sa mai.
ROTAZIONE ANNUNCIATA – Non sarà, comunque, la Roma migliore. Perché l’allenatore, anche non snobbando quest’ottavo di coppa, si dovrà comunque affidare al turnover che, mai come in questa partita, sarà extralarge, proprio per cautelarsi a 3 giorni dallo scontro diretto allo Stadium. È probabile che la formazione di partenza sia diversa per nove-undicesimi rispetto a quella proposta sabato scorso: da Skorupski (24° giocatore utilizzato dal 20 agosto) a El Shaarawy, cambi per tutti i gusti e in ogni ruolo. Il rischio, in casi del genere, è perdere l’identità di squadra, pure se i giocatori, sia in campionato che in Champions, sembrano ormai abituati alla giostra di Di Francescoche, dall’inizio della stagione, sta alternando gli interpreti, cercando di coinvolgere la rosa al completo e al tempo stesso di avere la garanzia di non pagare la stanchezza per gli impegni ravvicinati.
NUOVO DEBUTTO – La curiosità è per la prima da titolare di Emerson, dopo il grave infortunio del 28 maggio scorso nella partita di fine torneo contro il Genoa: il mancino, utilizzato in corsa (15 minuti) contro la Spal, torna sulla corsia sinistra al posto di Kolarov, il nuovo acquisto più utilizzato nelle 22 partite stagionali (in 21 è partito dall’inizio) e nella circostanza escluso anche dalla lista dei 23 convocati (a scopo precauzionale). Maxi rotazione anche per Mihajlovic che, senza Ljajic (infortunato), vuole riscattare la sconfitta casalinga del 22 ottobre in campionato, sfida decisa dalla punizione del connazionale Kolarov.
TEST PER L’ATTACCO – Schick, invece, farà la prima punta come a Verona contro il Chievo e giocherà, quindi, il suo 3° match di fila da titolare. Prosegue, dunque, il percorso per il suo inserimento nel copione giallorosso: l’allenatore vuole che l’attaccante migliori l’intesa con i compagni e contemporaneamente trovi la condizione migliore. Non fa niente se accanto non avrà Dzeko, tra l’altro non al meglio per un attacco influenzale che comunque non gli impedito di allenarsi e di essere comunque disponibile per la panchina.
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