Ok, il prestito è quello giusto. No, non si tratta del remake del gioco a premi televisivo che spopolò in Italia negli anni 80′ e 90′ ma la strategia adottata dalla Roma in questa sessione di mercato. A Trigoria hanno infatti deciso, almeno al momento, di non effettuare investimenti a gennaio. Anche i soldi introitati dalla cessione di Iago Falque (6 milioni) nell’ambito dell’operazione che ha portato in prestito Iturbe al Torino, serviranno – insieme alla cessione di Skorupski a giugno – per riscattare dal Torino Bruno Peres, avendo così mosso calciatori e non soldi. Via libera quindi ai prestiti e di conseguenza all’attesa.

LOGICHE Perché il mercato di gennaio ha le sue logiche che vogliono nei primi 15 giorni i club provare a cedere i calciatori che non rientrano più nei piani dell’allenatore di turno. Dopo il giro di boa di metà mese, scatta il timore di rimanere con gli esuberi in casa e si passa quindi alla fase del prestito, pur di liberarsi degli elementi che rischierebbero soltanto di essere un peso sino alla fine del campionato. Il caso di Iturbe è diverso: la Roma accelerando per l’argentino, si è vista garantita il riscatto di Iago Falque. Cosa che a Trigoria, nonostante l’ottimo campionato dello spagnolo, non era data assolutamente per certa e che rientra, come spiegato in precedenza, nell’ambito del pagamento di Bruno Peres. Difficile quindi sbilanciarsi su chi arriverà nelle prossime settimane. Ci sono chiaramente delle preferenze: a centrocampo Spalletti vorrebbe Badelj (l’alternativa resta Torreira) ma per entrambi serve una cessione, ipotesi difficile; nel parco attaccanti, invece, spicca il nome di Jesé. Esperienza internazionale, duttilità e qualità lo fanno preferire agli altri in lizza. Il problema è che l’atteggiamento del calciatore e soprattutto del suo agente non sta piacendo alla dirigenza giallorossa. L’accordo di massima con il Psg esiste, grazie all’intercessione dell’ad Gandini. Il problema rimane il giocatore che ha in atto un braccio di ferro con il club francese, convinto che prima o poi pur di liberarsene parteciperà all’ingaggio permettendogli di andare al Las Palmas. A Trigoria non possono far altro che attendere e continuano a tenere il piede in più staffe, convinti che prima o poi una situazione si sbloccherà. Anche perché i giocatori monitorati hanno tutti le valigie pronte. Musonda, ad esempio, è l’attaccante più semplice da prendere. Difficile immaginare che Conte ponga il veto. Tra l’altro potrebbe prendere il posto di Iturbe senza alterare alcune dinamiche/gerarchie dello spogliatoio che l’ingresso di Jesé, ad esempio, metterebbe inevitabilmente in discussione. Capitolo Deulofeu: elemento offerto ma il Milan è avanti, avendo già recapitato un’offerta ufficiale all’Everton.

DERBY C’è poi il profilo di El Ghazi che piace soprattutto perché il ragazzo, alla pari di Defrel (prima scelta ormai accantonata dopo il no del Sassuolo), può essere impiegato nei tre ruoli dell’attacco e potrebbe dunque essere utilizzato anche come vice Dzeko. Ieri Overmans, ds dell’Ajax, ha certificato a Tmw.com la partenza del calciatore: «C’è la possibilità che lasci l’Ajax già a gennaio ma ne sapremo di più nei prossimi giorni. Due società in serie A ci hanno chiesto il ragazzo ma non voglio rivelare quali». È il segreto di Pulcinella: si tratta di Roma e Lazio. Ma anche in questo caso bisogna trovare la formula giusta del prestito. Perché l’Ajax è disposto a lasciarlo andare ma vuole inserire l’obbligo di riscatto a giugno .I due club romani sono fermi al diritto.

(Il Messaggero – S. Carina)



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