Josè Mourinho

Se puoi sognarlo, puoi farlo, diceva Walt Disney. Uno che di lieto fine se ne intendeva. La Roma di Mourinho torna a sognare la Champions dopo la vittoria di squadra con l’Atalanta che ha messo per la prima volta in mostra i tratti distintivi del suo allenatore, scrive Leggo.

Un successo che ha riportato i giallorossi al quinto posto con vista sulla Juve e che consegnato nuove certezze allo Special One. In primis la solidità difensiva con la crescita improvvisa di Kumbulla e la leadership di Smalling poi l’intesa Zaniolo-Abraham con l’inglese a una sola lunghezza dal record di Batistuta e infine il contributo dei giovani.

L’esempio più lampante è Zalewski che ha superato in un colpo solo Vina, Maitalnd-Niles ed El Shaarawy. Ma c’è tanto anche del lavoro di Mou che ha saputo sopperire alle mancanze con l’intuizione di Mkhitaryan utilizzato come regista e con un ritorno alla disciplina che a Trigoria mancava da tempo. A tutto questo si aggiunge il ritorno degli infortunati, e a breve sarà pure il turno di Spinazzola. Di sicuro dopo il derby del 20 marzo che rappresenta l’ultima spiaggia in una corsa Champions che resta complicata.

L’eventuale qualificazione porterebbe milioni benedetti nelle casse dei Friedkin. Il pensiero torna pure agli arbitraggi: senza i tanti errori già oggi i giallorossi potrebbero occupare il quarto posto. Intanto è fatta per Svilar, il portiere serbo del Benfica che verrà a parametro zero per fare da vice a Rui Patricio.



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