Edin Dzeko, Gianluigi Donnarumma

NOTIZIE ROMA MILAN – È la storia di una partita emblematica, specchio fedele del momento, anzi della stagione della Roma. Mesi di alti e bassi, di prestazioni belle e altre brutte, e di tante contraddizioni anche sotto il profilo mentale. Nulla da fare, come al solito, contro le imperfezioni tecniche, con errori che non aiutano sia a difendere che ad attaccare, ma presenza in campo concreta e  discreta personalità.

Dopo meno di mezzora, però, lo stop: Milan in vantaggio con il solito gol di Piatek, quello che per Monchi costava 70 milioni e che invece è finito a Milano per 35. Beccato il gol, la Roma perde ma recupera in fretta le certezze che aveva accumulato nella prima mezzora scarsa di partita. Il gioco, però, comincia a svilupparsi attraverso colpi singoli e non più collettivi, ma con buona intensità. E quando l’azione si fa realmente pericolosa, ecco la manona di Donnarumma a scacciare via tutte le paure del Diavolo. Riflessione a metà gara: risultato bugiardo.

La rete di Zaniolo sotto la Sud, proprio alla ripresa dopo l’intervallo – e alla quinta chiara occasione – diventa pesantissima nell’economia del confronto. Donnarumma, però, non appagato per quanto fatto nel primo tempo continua a parare pure le mosche, vanificando così la pressione e le occasioni della Roma. Parando così il sorpasso in classifica.

Una Roma che, guidata con il radar dal suo straordinario capitano De Rossi, non molla la presa e, seppur con le gambe pesanti, continua la sua ricerca della vittoria. La prestazione, per una serie infinita di motivi, risulta migliore di quelle proposte in precedenza con il conforto dei tre punti.

(Il Messaggero – M. Ferretti)



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