AS ROMA NEWS – La Roma ha il 13esimo attacco della Serie A, ma è anche la squadra che ha tirato ben 117 volte verso la porta attestandosi prima nel campionato italiano, scrive Il Messaggero. Due statistiche contrapposte, che evidenziano la mancanza di efficacia del reparto offensivo, arrivato a segnare solamente 8 gol.
Negli ultimi dieci anni, è accaduto solamente una volta. Era la stagione 2022/23 finita con una finale di Europa League, ma con un sesto posto in classifica. E comunque senza Champions, che è stato l’obiettivo fissato dalla proprietà sin da quando si è insediata nell’estate del 2020.
Ma negli ultimi anni quanti gol sono serviti per la qualificazione in Champions? Lo scorso anno l’Atalanta ne ha segnati 72, il Milan 76 e l’Inter 89. Casi a parte Juventus e Bologna, entrambe hanno chiuso a 54, ma hanno incassato rispettivamente 31 e 32 reti. La Roma 46, realizzandone 65.
Insomma, per avere la quasi ssoluta certezza di finire nella massima competizione europea, la differenza reti dovrebbe attestarsi sopra +25, anche se ci sono stati anni in cui la Champions è arrivata con +20. I primi fuochi di questa stagione, non mettono la Roma in una posizione dominante. E’ necessario invertire la rotta al più presto per provare di competere per le parti alte della classifica raggiungendo un obiettivo che manca in giallorosso dalla stagione 2018/19.
L’aspetto positivo è che Dovbyk sembra essersi subito ambientato in Serie A, nonostante provenga da un campionato, quello spagnolo, nel quale le difese sono più permeabili e più fragili di quelle italiane. L’ucraino è a quota tre gol in Serie A (Genoa, Udinese e Monza) e una in Europa League (Athletic Bilbao), ha anche servito un assist contro i friulani.
Ma il vero problema sono i trequartisti, che lo stanno aiutando molto poco. A parte Dybala che ha segnato un gol (su rigore), gli altri marcatori sono Cristante e Pisilli, a cui si aggiungono Shomurodov e Baldanzi entrambi entrati a partita in corso.
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