ULTIME NOTIZIE AS ROMA MOURINHO – I fatti: Josè Mourinho, contro la Juventus, ha utilizzato solo due delle cinque sostituzioni possibili, scrive il Corriere della Sera. Un cambio è stato forzato dall’infortunio di Zaniolo, dopo 26 minuti: al suo posto è entrato El Shaarawy – e non Carles Perez – con lo spostamento di Mkhitaryan da sinistra a destra. La seconda sostituzione è arrivata solo all’81°: Shomurodov per Veretout, con arretramento di Pellegrini a centrocampo e assalto finale con il 4-2-4.
Le parole: «Ci sono panchine e panchine. Abbiamo giocato con questa linea di quattro, dove Karsdorp è stato in dubbio fino all’ultimo e nessuno di voi lo sapeva. I tre difensori che avevo in panchina erano Reynolds, Kumbulla e Calafiori…».
Mourinho è un allenatore troppo esperto per non sapere che i numeri di tutte le squadre vengono analizzati e che le conferenze stampa del dopo-gara sono vivisezionate parola per parola. Quello che fa e dice, dunque, non arriva mai per caso.
La Roma finora ha utilizzato 22 giocatori in campionato. Come evidenziato dal sito Forza Roma sono soltanto due le squadre di Serie A che hanno sfruttato meno la rosa a disposizione: Sampdoria e Udinese con 20. Eppure il roster giallorosso è ben nutrito: 31 giocatori, compresi i due portieri di riserva e i Primavera ormai aggregati stabilmente. Ed è anche pagato profumatamente.
Gli stakanovisti in campionato sono Rui Patricio e Mancini (720 minuti su 720), Karsdorp (695) e Abraham (683, ma non era ancora stato tesserato per la prima giornata), mentre Villar e Kumbulla non hanno giocato nemmeno un minuto, Reynolds solo 2, Diawara 8 e Borja Mayoral 23. Nonostante il calendario fittissimo, lo Special One si è affidato a un gruppo ristretto, usando il turnover solo in Conference League e riducendo chiaramente il valore di mercato dei calciatori non utilizzati.
È un messaggio, nemmeno tanto cifrato, alla società? Anche in questo caso bisogna tenere presente l’enorme esperienze del tecnico portoghese: è il primo a sapere che senza un piano comune con la dirigenza non si va lontano. E qui c’è un particolare che Mou ricorda spesso ma a volte sfugge gli altri: lo Special One ha un contratto triennale. Lo ha preso alla lettera.
Il primo anno prevede la costruzione di un gruppo di 13-15 giocatori fedelissimi che deve essere la base di tutto il progetto. Il lavoro di Tiago Pinto, tra gennaio e l’estate, è chiaro: cedere più giocatori poco utilizzati per fare mercato e risparmiare anche sul monte ingaggi. Per Mou ne possono uscire anche 10-12 per averne in cambio 3-4. Ma di livello alto. I Friedkin gli hanno garantito tempo, i tifosi avranno la pazienza necessaria?
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