Sardar Azmoun

CALCIOMERCATO AS ROMA AZMOUN – Il giro del mondo in (più di) 80 giorni di Pinto, finisce a Leverkusen. Per adesso, aspettando novità last-minute, l’attaccante che la Roma ha cercato dal 4 giugno per sostituire Abraham si chiama Azmoun. Con due anni di ritardo, l’iraniano (cercato in passato anche dalla Lazio) arriva a Trigoria in prestito con diritto di riscatto fissato a 12 milioni, scrive Il Messaggero.

Era stato monitorato e trattato a lungo nell’estate del 2021 quando però finì al Bayer (nel gennaio successivo) con il gm che poi virò su Shomurodov. È sbarcato ieri sera a Ciampino (ad attenderlo una ventina di tifosi) dispensando sorrisi ma con una valigia piena di perplessità. Non sul valore dell’iraniano, il terzo della nostra serie A dopo il difensore Rezaei e l’attaccante Alì Samereh, entrambi intuizioni del compianto Gaucci.

Nonostante arrivi da una stagione e mezza in Bundesliga dove ha segnato appena 5 reti, tra i giocatori accostati alla Roma è quello che ricorda più da vicino Morata. Come lo spagnolo non è infatti una prima punta di quelle classiche (forse più seconda) ma è un ruolo che può ricoprire, dotato com’è di una buona tecnica e fisicità. È un attaccante che sa far salire la squadra e giocare con questa. Un po’ quello che chiedeva Mou in camera caritatis nel ritiro in Algarve, quando Belotti nei test non faceva i movimenti richiesti dal tecnico. I dubbi sul suo conto sono altri.

Arriva infatti che sta ultimando la fase di recupero da un infortunio ad un polpaccio (tra l’altro una ricaduta, visto che si era fermato ad ottobre per 40 giorni) che gli ha fatto saltare la seconda parte del ritiro con il Leverkusen. L’ultima partita disputata risale alla prima amichevole estiva dei tedeschi (21 luglio). Avrà quindi bisogno di un periodo di riatletizzazione: in quest’ottica saràutile la sosta dopo la partita con il Milan. C’è poi la questione Coppa d’Asia che si disputerà dal 12 gennaio al 10 febbraio. Gli agenti del calciatore hanno assicurato a Pinto che il ragazzo è propenso a rinunciarvi. Ma si tratta di una questione molto delicata, che va al di là degli aspetti calcistici, sulla quale oggi avere certezze è impossibile.

Un arrivo che non ha infiammato la tifoseria, da giorni alle prese con la suggestione Lukaku (la Roma sarebbe disposta a pagare per intero l’ingaggio al belga ma l’affare resta complicato). Tra social e radio locali, la quasi totalità dei sostenitori giallorossi ha manifestato molte perplessità. Ancor di più alla luce dell’indiscrezione di mercato circolata ieri, con Pinto che a fronte di un ripensamento dell’Atalanta sulla cessione di Zapata, indispettito dall’atteggiamento di Gasperini e del club nerazzurro, avrebbe preferito virare su Azmoun. Meglio credere ad un semplice stop della trattativa per l’impossibilità di venire incontro alle richieste dell’Atalanta che infatti non ha perso tempo e sta trattando la cessione del colombiano al Fulham.

Azmoun non occuperà l’ultimo slot da extracomunitario. Il regolamento prevede che le limitazioni sugli extraUe non riguardino quei calciatori che al 30 giugno erano tesserati in Italia, anche se solo con la formula del prestito. Il riferimento è a Paredes. L’unico extracomunitario arrivato nella sessione estiva è quindi Azmoun. Rimane un posto libero. Che la Roma vorrebbe occupare con l’arrivo di Marcos Leonardo a gennaio. Trattativa avanzata che ora deve resistere al rilancio dello United.

Tornando ad Azmoun, di gol in nazionale ne ha segnati tanti: 42 in 69 presenze. Quello più significativo, lo ha però siglato criticando il regime iraniano a difesa dei diritti delle donne dopo le proteste degli scorsi mesi. Ieri prima di sbarcare in Italia, ha avuto una videochiamata con Mourinho, documentata dal suo agente sui social. Curiosità: sembrava destinato al volley quando a 11 anni rifiutò la convocazione nella nazionale di calcio U12 dell’Iran, smise di giocare e si dedicò alla pallavolo. Poi ha cambiato idea ed è tornato al calcio. Un po’ quanto accaduto con la Roma, snobbata un paio di anni fa e scelta invece in questi scampoli d’estate per rilanciarsi.



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