ULTIME NOTIZIE AS ROMA MOURINHO – Quel che è certo è che sarà una rivoluzione. Culturale, ma anche metodologica. Perché quando atterra un ufo spazza via un po’ tutto quello che si trova intorno, scrive La Gazzetta dello Sport. Ecco, lo sbarco di Mourinho a Trigoria sarà più o meno così. Cambieranno i metodi, gli uomini, ma anche aspetti fondamentali come la cultura del lavoro e la comunicazione.
Perché Mourinho sarà allenatore, dirigente e comunicatore allo stesso tempo. Paghi uno e prendi tre. E forse è anche questo che ha convinto i Friedkin ad affrontare un investimento così oneroso. Il suo staff potrebbe essere integrato con alcuni componenti della Roma, ma soprattutto con un uomo che conosce già l’ambiente e che possa essere d’aiuto a Mou. I tifosi sognano ovviamente uno come De Rossi, nelle ultime ore ha preso piede anche il nome di Samuel, che di Mou è stato giocatore all’Inter (e che a Roma ha giocato dal 2000 al 2004).
Ma la rivoluzione sarà anche nei metodi di lavoro e nelle sedute di allenamento. Intense dinamiche ed efficienti. Mai oltre i 90 minuti, ma sempre tutte con la palla, fin dall’inizio della stagione. Per Mourinho non esiste la differenza tra preparazione atletica e sedute tecniche: i lavori su forza, resistenza, esplosività e fondo vengono eseguiti sempre con il pallone. La filosofia è semplice: il calcio si gioca con il pallone, corsa e palestra servono per il recupero.
Fin dai primi giorni si va così a caccia dell’identità di gioco tramite l’applicazione dei principi, niente lavori “a secco”. È l’allenamento integrato, per favorire lo sviluppo della concentrazione. Utilizzando la palla nei vari esercizi questo succede, senza no. “La corsa fine a se stessa comporta dispendio energetico, ma quello emozionale tende a zero, al contrario delle situazioni complesse che aiutano a concentrarsi”, ha detto Mou. Ecco, la rivoluzione sarà anche questa. E aiuterà la Roma a lavorare meglio.
FOTO: Credits by Shutterstock.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA