L’Olimpico non si smentisce e continua a soffiare nelle vele della Roma. Che, battendo 4 a 1 il Torino, si riprende il 2° posto e torna a 7 punti dalla Juve. I giallorossi, 13 successi di fila in campionato nel loro stadio (17 in 19 partite stagionali), chiudono il match in 17 minuti. Dzeko dà il via alla nuova raffica (è il 10° poker in 36 partite) e raggiunge Higuain in testa alla classifica dei cannonieri a quota 19 gol. La Roma, insomma, non accusa la stanchezza per lo sforzo fatto in Europa League e va a dama come se niente fosse.

ROTAZIONE CALIBRATA Spalletti si fida del gruppo e, come previsto, limita il turnover, rimandandolo a giovedì, per la partita di ritorno con il Villarreal, e cambiando solo 4 giocatori dopo l’exploit in Spagna: entrano Szczesny per Alisson, Juan Jesus per Ruediger, Paredes per De Rossi e Salah per El Shaarawy. Le scelte, insomma, sono mirate: in campo chi sta meglio, compresi i diffidati Manolas e Strootman. Tra i titolari restano fuori a scopo precauzionale solo Ruediger e De Rossi. L’intenzione è di dar comunque continuità al 3-4-2-1 con gli interpreti che conoscono meglio il sistema di gioco usato ormai da 2 mesi e mezzo. Mihajlovic, invece, si presenta con il 4-3-3. In difesa boccia il centrale Ajeti e piazza De Silvestri accanto a Moretti: la mossa, nel pomeriggio in cui il terzino va a incrociare Dzeko, è almeno bizzarra. A centrocampo, da regista inizia Lukic con Valdifiori, non al meglio, in panchina.

AVANTI A DESTRA A Dzeko, 11 gol nelle ultime 8 gare (e 29 stagionali), bastano meno di 10 minuti per lasciare ancora il segno e trascinare i compagni al 5° successo consecutivo (coppe comprese). Il centravanti conclude di destro da fuori, chiudendo l’azione di Nainggolan, decisivo nel break a sinistra. Ma la Roma va più forte sull’altra corsia: Peres e Salah lavorano in coppia e con insistenza. Sono l’arco e la freccia di Spalletti che, ottenuto il vantaggio, usa le ripartenze per andare a chiudere il match. Salah riprende la respinta di testa di Barreca e fa centro al volo di sinistro, segnando il suo 1° gol giallorosso nel 2017 e interrompendo il digiuno iniziato dopo la tripletta del 6 novembre al Bologna. Subito dopo colpisce anche un palo. Tra gli ex del match, spinge forte Peres, ma anche Iago Falque e Ljajic sono, solo in avvio, in partita. Il primo, a fine tempo, imbuca in area per Benassi che però spreca. Da quel lato Emerson, osservato speciale anche dei ct Ventura e Tite che sono all’Olimpico, soffre la qualità proprio dei 2 ex.

MIRA INFALLIBILE Il Torino si tiene l’iniziativa anche nella ripresa. Mihajlovic chiede di spingere a destra. Ma Belotti, in mezzo, latita e non sfrutta il lavoro di Zappacosta, Benassi e Iago Falque che, nell’ultima mezzora, lascia il posto a Iturbe, ex anche lui. Da quella parte si allarga spesso Nainggolan per aiutare Emerson che nel secondo tempo riprende quota e si affaccia pure davanti. La Roma, quando si abbassa, difende con 5 giocatori per limitare i rischi. Paredes e Strootman sono sufficienti per la gestione del match. Il successo finisce in cassaforte con il destro che Paredes fa esplodere sotto la Sud, calciando dal limite dell’area e partecipando al tiro al bersaglio. Spalletti, sul 3 a 0, sostituisce i diffidati Manolas (applaudissimo) e Strootman rispettivamente con Vermaelen e Totti. Maxi Lopez, sfuggito a Fazio, infila in diagonale Szczesny. Nel finale anche Perotti per Dzeko, ma è Totti ad appoggiare a Nainggolan la palla del 4 a 1 e dell’81° gol in 36 partite stagionali: nessuno ha fatto meglio in Italia, nemmeno il Napoli che è a quota 76.

(Il Messaggero – U. Trani)



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