E se la questione non fosse vincere o non vincere? La partita per il futuro a Roma di Spalletti è apertissima: e nonostante le parole dopo il match col Palermo, interpretate da qualcuno come un addio, il tecnico non ha ancora deciso di lasciare la Roma. Anzi: con le persone più vicine non parla d’altro: della “sua” squadra.
FUTURO APERTO MA SERVONO PROGRAMMI – Avrebbe persino ammesso di essere pronto a legarsi stabilmente, a diventare un “uomo Roma”. La questione, però, è un’altra: i programmi. Da definire mettendo l’accento sulla chiarezza per il futuro. Chiarezza che – emergeva dalle sue stesse parole, domenica sera, dopo la vittoria contro il Palermo – non ha riscontrato fino a adesso. Molte scelte le ha “subite”: a gennaio avrebbe apprezzato Rincon e Feghouli, è arrivato un Grenier da ricostruire (che adesso, a metà marzo, sta mostrando i primi segnali) e inutilizzabile in coppa. La Juventus guarda certamente con interesse a Spalletti nel caso di un addio a Allegri. Ma pure l’Inter cinese, che non ha ancora deciso se rispettare l’accordo con Pioli, segue attenta la vicenda tra Spalletti e la Roma. Una vicenda destinata a restare in piedi fino alla fine della stagione, a meno di crolli inaspettati. Anche fino a maggio inoltrato.
PALLOTTA TRA TOTTI, SPALLETTI, RAGGI E IL LIONE – Magari però Spalletti avrà occasione di fare un primo punto sulle aspettative per il futuro con il presidente Pallotta, atteso in città giovedì. Anche se l’agenda romana del presidente è ancora misteriosa. In queste ore lo segnalano a Londra, pure se a qualcuno racconta di essere invece a Mosca. In Italia sbarcherà soltanto dopo una serie di colloqui con l’ex dg e attuale consulente Franco Baldini (a Londra pure lui, nonostante i tentativi di sviare i sospetti su Cape Town). Atterraggio previsto per le 17 del 16 marzo, la sera sarà allo stadio Olimpico per Roma-Lione. Poi, possibile un incontro con la sindaca Raggi, che ha tra l’altro dovuto annullare il proprio viaggio negli States: forse si vedranno venerdì, anche se i diretti interessati smentiscono appuntamenti già fissati. Primi elementi di un’agenda in cui è facile immaginare trovi posto anche una chiacchierata con Totti: il capitano non ha ancora sciolto le riserve sul proprio futuro. Più o meno come quello Spalletti con cui fatica così tanto a prendersi.
(La Repubblica – M. Pinci)
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