AS ROMA NEWS CAGLIARI DE ROSSI DYBALA – Ricomincio da tre. Dopo i successi con Verona e Salernitana, De Rossi confida nel tris contro il Cagliari. La cena dell’altro giorno in uno stabilimento di Ostia è stata apprezzata dal gruppo, funestato dall’addio traumatico di Mourinho, scrive Il Messaggero.
Che come passo d’addio, ha lasciato l’anello regalatogli dai calciatori dopo la vittoria della Conference League dentro l’armadietto di Pellegrini, in quanto capitano, come si fosse sentito tradito da una squadra che secondo il portoghese non si era comportata da uomini, vista poi la decisione di avallare immediatamente la scelta di De Rossi. A nulla sono valse le spiegazioni di Lorenzo e di altri calciatori più rappresentativi, ignari della volontà dei Friedkin fino al lunedì dell’esonero.
Così Daniele, appena arrivato e conoscendo soprattutto l’ambiente, ha impiegato un nulla per annusare l’aria, mettere a frutto la sua esperienza ultraventennale fatta di 623 presenze da calciatore, voltando radicalmente pagina con il passato. Da subito, dal primo giorno, senza perdere tempo: colloqui individuali, cambio di modulo, nuovo linguaggio dentro e fuori dal campo.
Un nuovo inizio. Coinciso, fortuna vuole, con due successi, anche agevolati da un calendario non impossibile. Ora serve il terzo sigillo, il più importante. E poco importa che questa sera dovrà incrociare Ranieri: “Ho un affetto vero per l’uomo e il rispetto per l’allenatore”.
E per farlo, si affiderà ancora una volta all’estro di Dybala. Che omaggia con un paragone illustre: “A ridosso dell’area Paulo fa come gli pare, la soluzione la trova da solo. Ho giocato 20 anni con Totti e nessuno gli diceva cosa fare o dove andare. Se riconosciamo che quel tipo di talento ce l’ha anche Dybala, dobbiamo sfruttarlo”.
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