Come accadde l’anno scorso la rincorsa della Roma alla Juventus corre sul binario del gol. Cambiano le annate, i calciatori, in alcuni casi il modo di giocare ma il trait d’union, firmato Spalletti, è che la Roma gode sempre del miglior attacco del campionato.
Attualmente c’è però un’anomalia che per gli attaccanti si sta rivelando una piacevole abitudine. Perché se è vero che chi gioca in attacco con Spalletti ha sempre segnato tanto (un esempio su tutti: Totti nel 2007 vinse la Scarpa d’oro), quest’anno non solo continua a farlo ma ha il monopolio (o quasi) delle reti giallorosse in campionato: 25 reti su 29, la bellezza dell’86% delle marcature. Con il tecnico toscano è un inedito.
A centrocampo si segna col contagocce: Strootman con il Cagliari, Paredes con il Palermo (per gentile omaggio del portiere Posavec: il tiro dell’argentino era un cross) e Nainggolan con il Sassuolo. In difesa non ne parliamo: l’unica rete di Manolas è stata trasformata dalla Lega Calcio in autorete di Icardi per una deviazione (effettivamente) decisiva dell’argentino sul colpo di testa dell’ex Olympiacos. Parola quindi all’attacco: Dzeko è il capocannoniere della serie A con 10 gol, Salah ne ha segnati 8, Perotti 3, El Shaarawy e Totti 2 a testa. Fermo a zero, il solo Iturbe.
Dzeko e Salah bravi anche negli assist: si cercano, spesso e volentieri si trovano e hanno imparato, col tempo, a giocare insieme e ad essere meno egoisti. L’egiziano segna con la palla dell’ex City e viceversa, Totti – quando è impiegato – è abile nell’innescare i compagni, Perotti si muove con l’idea fissa di mandare in gol i compagni di squadra. E allora non è un caso se la Roma oltre ad avere il miglior attacco del torneo è anche la squadra che fa registrare il più alto numero di assist. Sono 59 di cui 16 vincenti. Un numero che in serie A non ha eguali. La squadra di Spalletti è anche quella che tira di più (195) distanziando Inter (170), Napoli (167) e Juventus (165). Di conseguenza anche le conclusioni che finiscono nello specchio della porta sono superiori rispetto alle rivali: ben 93, contro le 73 nerazzurre, le 86 napoletane e le 85 bianconere.
(Il Messaggero – S. Carina)
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