Rassegna stampa
Roma, le accuse di Fonseca a Zaniolo spaventano i tifosi
NOTIZIE AS ROMA ZANIOLO – Nervi tesi in casa romanista. La vittoria contro il Verona, la terza consecutiva in campionato, ha lasciato degli strascichi e generato polemiche intorno ai nomi dei due calciatori più importanti della rosa: Edin Dzeko e Nicolò Zaniolo.
Entrambi al termine della partita avevano motivo per essere arrabbiati e nervosi. La serataccia di Zaniolo è cominciata in campo e proseguita fuori: durante la gara si è scontrato con Gianluca Mancini, che lo ha accusato nei minuti finali di non impegnarsi abbastanza per la squadra, con il risultato ancora in bilico.
La discussione è proseguita sotto al tunnel che riporta le squadre negli spogliatoi e, grazie all’assenza di pubblico, è stata ascoltata da giornalisti e addetti ai lavori. Quando è stata chiesta, in tv, un’opinione a Paulo Fonseca sull’accaduto, il tecnico ha stupito tutti con una risposta che non lascia spazio a interpretazioni: «Io sto dalla parte di Mancini, Zaniolo deve fare di più per aiutare la squadra e oggi non lo ha fatto. Deve capire che quando entra deve lavorare per il gruppo, non sono soddisfatto del suo atteggiamento».
Una presa di posizione molto dura che ha sorpreso Zaniolo, che nel frattempo aveva fatto pace con Mancini: i due dopo la partita si erano scambiati dei messaggi, archiviando la discussione come un semplice fatto di campo. Fonseca, invece, è voluto andare più a fondo, rendendo pubblico quello che probabilmente pensava da un po’: già alla vigilia delle gare con Parma e Brescia, rispondendo alle domande su Zaniolo il tecnico aveva sottolineato come la squadra fosse più importante del singolo.
Ci sono degli atteggiamenti che non gli sono piaciuti, come quando Nicolò è andato ad allenarsi con la Primavera e non avrebbe mantenuto un comportamento irreprensibile, così ha voluto bacchettarlo pubblicamente. Un comportamento «protettivo»? A qualcuno, tra i tifosi, ha ricordato quello di Carlo Mazzone con il primo Francesco Totti e ad altri, invece, quello di Carlos Bianchi sempre con l’ex capitano.
Zaniolo, da parte sua, ha pagato emotivamente il lungo stop per infortunio. La troppa voglia di dimostrare che sta bene, a volte lo porta ad esagerare. Ieri i due si sono parlati a Trigoria: Zaniolo resta convinto che l’allenatore potesse evitare di redarguirlo in pubblico, ma il messaggio è arrivato forte e chiaro. La vicenda ha tenuto banco sui social e nelle radio: molti tifosi hanno paura che la Roma stia preparando il terreno per la cessione dell’ex interista, l’unico che da solo potrebbe (quasi) rimettere a posto i conti della società, che però non vuole venderlo.
Ci sarebbe meno convinzione, invece, riguardo a Edin Dzeko. Il bosniaco contro il Verona ha segnato la rete numero 105 in maglia giallorossa, diventando il calciatore straniero più prolifico della storia romanista: dopo il gol, però, non ha esultato e durante la gara si è beccato con il suo amico Lorenzo Pellegrini, palesando un nervosismo che lo accompagna da un po’ di giorni, esattamente da quando il suo nome è tornato ad essere oggetto di indiscrezioni di mercato, con l’Inter tornata alla carica.
A pochi mesi dal rinnovo del contratto, lo scorso agosto, diventato capitano dopo l’addio di Florenzi, Edin non pensava di dover prendere di nuovo in considerazione l’ipotesi di un trasferimento: il suo ricco stipendio da circa 7 milioni netti fino al 2022 rischia però di essere un lusso che una Roma fuori dalla Champions League non può permettersi. Da qui la disponibilità da parte della società ad ascoltare eventuali proposte per il numero 9, che però non vuole andare via. E lo manifesta non esultando.
(Corriere della Sera)
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