Josè Mourinho

AS ROMA NEWS REAL SOCIEDAD EUROPA LEAGUE – Non si fida Mourinho. E per una volta non è pretattica. No, la Real Sociedad l’avrebbe evitata molto volentieri. La squadra di Alguacil, infatti, è una Roma… basca. Pratica, essenziale, fa della fase difensiva il suo fiore all’occhiello, scrive Il Messaggero.

E poco importa che ora stiano vivendo un momento di flessione (solo un successo nelle ultime 7 partite). I baschi, infatti, in campionato hanno fatto più punti (25) fuori casa che alla Reale Arena (19) e in Europa hanno vinto tutte le tre trasferte nella fase a gironi senza subire alcun gol. Anche se Mourinho ha vinto 14 delle sue 16 partite casalinghe in Europa League.

Eppure ha ormai imparato che la sua Roma – che ieri è rimasta a dormire a Trigoria – va maneggiata con cautela. Soprattutto quando è chiamata a giocare più gare ravvicinate: “Non puoi cambiare il dna dei singoli. È una questione mentale, di essere capaci di giocare ogni gara con quella pressione che ti porta a pensare che devi vincere. A non aiutare, è il fatto che negli ultimi anni siamo arrivati quinti, sesti o settimi. Nella continuità di sapere di dover vincere tre partite di fila in una settimana, facciamo fatica”. 

Dribbla invece la domanda sul ricorso: “In panchina domenica? Non voglio parlare, lo farò dopo”. Criptico quando gli vengono chieste informazioni sull’undici che partirà dal via: “Abraham o Belotti? Tutti e due, no? (sorride, ndr)Llorente o Kumbulla al posto dello squalificato Ibañez? Vedremo, magari gioco a 4…”. Sarebbe un inedito. Favorito è lo spagnolo.



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