Josè Mourinho

AS ROMA NEWSBudapest. Basterebbe la capitale dell’Ungheria per raccontare il 2023 della Roma. Un’intera annata in una singola parola. Perché quel 31 maggio ha racchiuso in sé pregi, difetti, gioie e dolori dell’essere romanista, scrive La Repubblica.

Budapest non è soltanto una finale di Europa League persa, non si limita all’arbitro Taylor o alle lacrime di Dybala. È stata un’invasione popolare a tinte giallorosse, la condivisione di un amore nonostante le lacrime. Ma anche dove Mourinho ha confermato la sua permanenza a Roma e tutta la squadra promesso la rivincita. Al prossimo anno. Sancendo quel trait d’union tra il 2023 e il 2024. Ma l’anno che sta per chiudersi è stato anche tanto altro.

L’emozione
L’acquisto di Romelu Lukaku. Il colpo di mercato arrivato a fine agosto, dopo un’estate di sofferenze e ristrettezze economiche. Con l’emozione degli oltre 5.000 tifosi che hanno invaso Ciampino per salutare il suo arrivo. È questa una delle diapositive dell’ultimo anno romanista. Fatta di entusiasmo, di rinnovate ambizioni e di gol. Sono tredici in quattro mesi. Con la sensazione che il meglio debba ancora venire.

La delusione
La finale di Europa League. Perché se a Dublino dovesse essere rivincita, tutto partirebbe dalla notte di Budapest. La delusione più grande dell’ultimo anno. Perché la finale di Europa League è ancora viva negli occhi di tutti. A partire da José Mourinho che non perde occasione per ricordarla. Una coppa sognata per mesi, poi assaporata dopo il gol di Dybala e quasi toccata se l’arbitro Taylor avesse visto il colpo di mano di Fernando. Per molti il 2023 è finito lì. A quella svista. Il resto è storia. Da dimenticare il prima possibile.

Il migliore
Cristante e Mancini per l’affidabilità? Dybala per il genio? O Lukaku per gli ultimi quattro mesi? Difficile consegnare lo scettro di migliore del 2023 ad un solo calciatore. Soprattutto in un’annata senza trofei e grandi obiettivi raggiunti. Per questo alla fine la scelta ricade su José Mourinho. Il vero leader dello spogliatoio giallorosso e capopopolo di un’intera tifoseria. Che dal 2024 si aspetta un rinnovo di contratto richiesto a gran voce.

La sorpresa
Edoardo Bove è stata la sorpresa dell’ultimo anno. E il più grande rimpianto, con il mancato ingresso in campo proprio nella finale di Budapest. Un enorme se che non avrà mai risposta. Ma ormai il “ bambino” di Mourinho è diventato grande. Un traguardo festeggiato pochi giorni fa con il rinnovo di contratto fino al 2028, con il sogno nel cassetto di diventare l’ennesimo capitano romano e romanista.

La mossa
La mossa di mercato del 2023 potrebbe arrivare in concomitanza con il Capodanno. In queste ore a Trigoria è il momento dei pensieri. Bonucci sì o Bonucci no. Dopo l’accelerazione dei giorni scorsi per regalare a José Mourinho il difensore richiesto, la trattativa per il calciatore dell’Union Berlino è ad un punto morto. La levata di scudi della tifoseria ha stoppato tutto. Toccherà a Mourinho decidere se prendersi la responsabilità o virare su altri obiettivi.



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