Come fa a non essere un obiettivo la Coppa Italia? Infatti lo è: Roma-Samp, domani sera stadio Olimpico, è gara da non prendere con leggerezza e il successo contro i blucerchiati non va dato per scontato. Come fa poi, a non essere un obiettivo il campionato, inteso come (obiettivo) minimo il secondo posto? Infatti lo è: lo scudetto, ad oggi, resta ancora un miraggio ma non si sa mai, in ogni caso per tenere il resto del gruppone a distanza, occorre non disperdere punti, cominciando a battere il Cagliari domenica sera, stadio Olimpico. Sampdoria domani, Cagliari domenica, due notturne niente male, con questo freddo poi… Comincia il tour de force, le 11 gare in quaranta giorni, che ci diranno che cosa sarà la Roma. Spalletti non vuole mollare nulla, al di là dei problemi – denunciati da lui stesso – della rosa “corta”.
EDIN ELETTRICO Le assenze restano sufficientemente pesanti (Florenzi e Salah su tutte, poi c’è Perotti che ha appena recuperato dopo l’infortunio muscolare) ma per fortuna di Spalletti – rispetto a Udine – tornano Ruediger e De Rossi. Lucio sa bene che non può esagerare con il turn over, anche se qualche elemento ha bisogno davvero di riposare, vedi ad esempio Fazio (le ultime diciassette di campionato più una le ha giocate da titolare, tutte per novanta minuti, più una in Europa League), vedi pure Dzeko (come Fazio, con solo dieci minuti in meno sulle gambe, ovvero ne ha giocati 80 con il Palermo) e Nainggolan (sempre presente in tutte le 27 gare stagionali). A proposito di Dzeko: ha trovato il modo di uscire con ironia dall’empasse di Udine. Edin ci ha scherzato su: «Sono elettrico? Avete visto con quanta energia ho tirato il rigore…», ha detto in occasione della presentazione di una vettura elettrica Nissan. Tornando al turn over: ci sta che un paio tra Nainggolan, Dzeko e Fazio, possano saltare la sfida di Coppa Italia, anche perché ci sono sulla carta calciatori pronti per sostituirli, Totti e Vermaelen (più Ruediger che ha saltato la gara di Udine e Juan Jesus). E di Strootman ne vogliamo parlare? Ne ha disputate dodici di fila, nove di campionato e tre di Europa League. Va detto che questo è il suo momento migliore, viste le prestazioni fornite dopo le feste, a Genova e Udine, e magari Spalletti non vorrebbe privarsene in questo momento perché sia domani sia domenica sono due partite da vincere, ma è vero anche che Paredes scalpita e De Rossi è fresco di riposo per squalifica. Ad occhio e croce, facile pensare a un duo di centrocampo composto da De Rossi e Paredes domani e De Rossi-Strootman con il Cagliari. Difficile pensare a un impiego di Gerson, sparito dopo Torino, ci sarà tempo per rodare il ragazzino brasiliano, che forse avrebbe qualche chance in più se De Rossi non si fosse riposato a Udine. Diciamo che per domani sera Spalletti prevede uno o due cambi in difesa (in ballo per un posto anche Juan Jesus, che ieri ha preso in giro il logo della Juventus «è quasi una copia del mio»), uno a centrocampo e almeno uno in attacco (Nainggolan compreso), ferme restando le presenze di Peres ed El Shaarawy. Quanto a Perotti, oggi torna in gruppo: per lui più Cagliari che Sampdoria. Facile che domani sera vada in panchina. E’ chiaro che qualcuno dei più utilizzati dovrà fare gli straordinari. L’indiziato, in mancanza di attaccanti alternativi, è Dzeko, che al di là degli errori di Udine, ha dimostrato di stare bene fisicamente e forse più di tutti ha bisogno di dimostrare di non aver perso definitivamente la vena gol.
ESORDIENTI Si scalda Alisson, ormai specialista di coppe: dopo l’Europa League, gli tocca anche la competizione nazionale. Spera nell’esordio Mario Rui, che Spalletti sta tenendo in naftalina da un po’, anche per colpa delle buone prestazioni di Emerson. L’impressione è che se non ci sia proprio una necessità impellente, il portoghese dovrà aspettare. Vedremo.
(Il Messaggero – A. Angeloni)
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