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Rassegna stampa

Roma, l’evoluzione di Cristante: da trequartista a difensore

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NOTIZIE AS ROMA CRISTANTE – Se Zaniolo ha dato il via al conto alla rovescia verso il ritorno in campo, Fonseca ha invece iniziato quello verso il via del campionato. Ed a soli cinque giorni dalla sfida di Verona si ritrova ancora con due soli difensori centrali a disposizione (Mancini e Ibanez, considerando che Juan Jesus e Fazio non li considera più oramai da tempo all’interno del suo progetto tecnico).

Ed allora il portoghese ha deciso di fare di necessità virtù in queste prime amichevoli pre-campionato, utilizzando al centro della difesa Bryan Cristante. Una mossa che aveva fatto già anche lo scorso anno, per la prima volta a Parma, negli ottavi di finale di Coppa Italia, quando l’allenatore della Roma virò verso la difesa a tre, impostante proprio Cristante al centro della stessa.

È chiaro che anche adesso sarebbe una soluzione di emergenza, legata tra l’altra a due fattori concomitanti: l’eventuale mancato arrivo in questi giorni di Smalling alla corte giallorossa e la conferma della difesa a tre. Nell’ultimo test, quello di Cagliari, Fonseca ad esempio è partito a tre, ma poi vedendo le difficoltà della squadra ad avere equilibrio e compattezza è tornato subito alla difesa a quattro. In quel caso, ovviamente, Cristante tornerebbe a giostrare tra i mediani e si giocherebbe un posto da titolare con Diawara al fianco di Veretout (intoccabile).

In caso contrario, invece, sarebbe ancora lui ad allungare la linea difensiva, andandosi a piazzare tra Mancini e Ibanez, al centro della retroguardia giallorossa. Anche se poi Cristante giostra ovviamente da centrale atipico, alzando il baricentro del suo gioco di una decina di metri in fase di costruzione e galleggiando così tra le linee di difesa e di centrocampo. In buona sostanza, in fase di possesso anche a tre va spesso ad allinearsi con l’altro mediano (Diawara) permettendo invece a Veretout di giocare più alto, vicino ai trequartisti. In fase di non possesso, invece, si abbassa e allunga la linea della difesa, sfruttando anche centralmente i suoi centimetri e la sua bravura sulle palle alte.

È curioso, però, vedere come in soli due anni sia rigorosamente cambiato il suo raggio d’azione in campo. Cristante, infatti, è passato dal ruolo di trequartista vissuto nel 2017/18 con l’Atalanta (la sua stagione migliore, con ben 12 gol all’attivo in 47 gare disputate agli ordini di Gasperini) a quello attuale di difensore centrale, con un baricentro in campo che si è abbassato di quasi 50 metri. Tanta roba, per qualcuno anche tantissima.

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C’è infatti chi ritiene che la sua massima efficacia la dia alle spalle della punta, dove riesce anche a sfruttare le sue capacità d’inserimento, il tiro e anche i centimetri in fase offensiva. Non la pensa evidentemente così Fonseca, ma anche chi l’ha preceduto (Di Francesco e Ranieri), tutti tecnici che nella Roma lo hanno schierato dal centrocampo a scendere. E spesso e volentieri più con compiti difensivi che non offensivi. A Verona, ovviamente, ci sarà la prova del nove. Fonseca e la Roma si augurano di avere a disposizione Smalling e, quindi, di poter recuperare almeno una pedina nella propria retroguardia. Altrimenti, in caso contrario, la soluzione d’emergenza è già pronta. E porta dritto dritto proprio a Cristante. Sempre che sia ancora difesa a tre…

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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