La musica di Andrea Bocelli, che risuona nei corridoi dell’aeroporto di Boston, accompagna la Roma verso il primo test della tournée nordamericana, mentre tra giornali e televisioni locali l’unico argomento di dibattito è l’elezione del presidente dopo la candidatura ufficiale della Democratica Hillary Clinton. La squadra è partita in mattinata con un volo charter per Saint Louis, due ore e trenta di volo verso l’entroterra e per la precisione verso lo stato del Missouri. Qui la Roma non era mai passata ma tre anni fa, nella prima estate di Rudi Garcia, aveva giocato nel Kansas, a tre ore di macchina dal ritiro di adesso.
LO SBARCO – Dall’aereo, durante l’atterraggio, è ben visibile l’enorme Arco della Porta, alto 192 metri e costruito da un architetto finlandese negli Anni 60, giusto accanto al fascinoso fiume Mississippi: è il simbolo di Saint-Louis, città intitolata al re di Francia Luigi IX e conosciuta in America come Uscio del West, essendo stata uno dei primi insediamenti dei coloni di provenienza europea che si spostarono a Occidente alla conquista di territori inesplorati. E’ impressionante, il monumento, perché è impossibile dimenticarlo. Ovunque si vada, nell’area metropolitana, giri lo sguardo e torna davanti agli occhi.
APPUNTAMENTO – Siamo sette ore indietro all’Italia, perciò l’amichevole comincerà alle nostre 2.30 del mattino: verrà trasmessa in diretta da Mediaset Premium e in differita da Roma Tv. Il Liverpool farà riposare qualche giocatore dopo aver battuto il Milan (2-0) a Santa Clara ma resta un avversario molto impegnativo, soprattutto sul piano dell’intensità agonistica, a due settimane dal play off di Champions League. Era ciò che voleva Luciano Spalletti, da giorni attento a tenere alta la tensione negli allenamenti come un professore severo: urla, fischia, corregge, osservando i movimenti dal centro o dal bordo del campo. Nell’ottica dell’allenatore questo test darà l’occasione di valutare i progressi atletici della squadra ma soprattutto di misurare il valore reale della rosa, con Emerson osservato speciale dopo l’infortunio di Mario Rui. Quella che vedremo al Busch Stadium, dove di solito si esibiscono i pluridecorati Cardinals nel baseball, non sarà una formazione troppo diversa rispetto alle prime partite ufficiali, anche se Sabatini sul mercato sta cercando di aggiungere in fretta le alternative che servono in difesa.
TERMOMETRO – Tra i possibili titolari di inizio stagione mancheranno Szczesny, che si aggregherà al gruppo al rientro dagli Stati Uniti, e Perotti, che sta smaltendo un problema muscolare e resterà a riposo. Anche De Rossi, che alterna allenamenti di gruppo a sedute di lavoro individuali, potrebbe partire dalla panchina, lasciando spazio a Paredes che è stato uno dei calciatori più convincenti nella settimana di allenamenti a Boston. Spalletti comunque cercherà di alternare i calciatori per consentire loro, tra la partita di stasera e quella di mercoledì a Montreal, di giocare tutti più o meno lo stesso numero di minuti.
ALISSON NO – Sarà una prova importante anche per il portiere, Alisson, che Spalletti considera fortissimo in prospettiva ma non completamente affidabile nell’immediato (da qui la lunga trattativa per Szczesny). Ieri dal Brasile è rimbalzata la notizia secondo la quale la patria potrebbe richiamarlo in vista dell’Olimpiade di Rio a causa dell’infortunio del collega Prass. Il nuovo ct Tite ci sta pensando. La Roma non ha ancora ricevuto alcun avviso ma fa sapere che in ogni caso, non essendo obbligata dal regolamento Fifa, non libererebbe il giocatore. E’ successo anche ad altre società italiane: la Juventus, ad esempio, non ha concesso Dybala all’Argentina.
(Corriere dello Sport – R. Maida)
FOTO: Credits by Shutterstock.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA