AS ROMA NEWS STADIO PIETRALATA – La Roma promette di risolvere le criticità del progetto preliminare del nuovo stadio. Ma i residenti di Pietralata, l’area dove i giallorossi vogliono realizzare la loro nuova casa, sono già sul piede di guerra, scrive La Repubblica.
Viabilità, spazi verdi e gli espropri dei terreni: ieri i comitati di quartiere di Pietralata hanno alzato la voce gridato il proprio «no» all’impianto da 62mila posti e 528 milioni di euro che i Friedkin vorrebbero inaugurare nel 2027.
L’occasione per la protesta è arrivata nel primo pomeriggio, quando i membri delle commissioni capitoline Sport e Urbanistica si sono spostati dal Campidoglio per un sopralluogo sui terreni scelti dalla Roma. All’appuntamento, come detto, sono intervenute le associazioni dei cittadini: «Volete rubare i nostri giardini, sostituendoli con macchine e cemento. Queste opere devono essere costruite fuori dal Raccordo».
I comitati hanno distribuito ai presenti il loro dossier. «Sentiamo dire che sicuramente si farà, noi però continuiamo a lavorare. Questo quadrante, già in crisi per il traffico quotidiano, non può reggere l’impatto di 62 mila spettatori. Immaginate cosa diventerà con uno stadio funzionante tutti i giorni, 24 ore su 24», è la versione dei residenti che fanno riferimento alle obiezioni sulla mobilità già mosse dal Comune sul progetto preliminare.
Servono soluzioni per non soffocare il quadrante nel traffico, serve una via (già promessa) dedicata all’entrata e all’uscita delle ambulanze dal Pertini durante le partite. E poi i parcheggi. «Troppo semplificate e ottimiste» anche le previsioni per i trasporti pubblici. Ieri l’assessore alla Mobilità, Eugenio Patanè, ha spiegato che servirà un vero potenziamento della metro B.
Il nodo centrale per i residenti resta però quello del Pertini: «La strada non verrà ampliata e fare una corsia preferenziale per l’ospedale Pertini, soluzione proposta dalla Roma, sarebbe un errore perché intaserà ancora di più la circolazione» . Quindi l’attacco del comitato Stadio Pietralata No Grazie sui terreni: «Ci saranno 29 ettari di consumo edilizio qui intorno. Sono già state progettate, e alcune sono già in esecuzione, costruzioni come il Technopole, lo studentato e il Campus Biomedico della Sapienza la nuova sede dell’Istat e 13 grattacieli di Fs».
Insomma, secondo i residenti di Pietralata, lo stadio metterebbe in ginocchio l’intero quartiere. Lo spiega Luca, un ragazzo di 30 anni: «Ricordo che l’aria qui ha superato i valoristandard di inquinamento ed è tra le più popolate di Roma, sopra il doppio della media cittadina. In più è un hotspot di calore: secondo i dati del Cnr raggiunge i 48,5 gradi».
Tra gli altri problemi, c’è quello degli espropri dei terreni da parte del Comune. Flavio Fianco del Comitato popolare Monti di Pietralata si rivolge ai consiglieri presenti: «Andrete a espropriare case con famiglie che non hanno ricevuto alcuna comunicazione, come invece prevede la legge. Io sono romanista, ma se volete fare lo stadio sopra l’abitazione di qualcuno, fatelo sopra la vostra» . Servirà un tavolo per provare a mettere tutti d’accordo, anche se l’intesa oggi appare lontanissima.
Intanto il progetto dello stadio va avanti: entro fine marzo approderà in Consiglio comunale. Poi, dopo il voto sulla pubblica utilità dell’opera, partirà il conto alla rovescia per il progetto definitivo (dove la Roma dovrà rispondere alle criticità sollevate dagli enti che hanno passato al vaglio il preliminare) e l’avvio della conferenza dei servizi decisoria in Regione.
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