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Rassegna stampa

Roma, lo striscione dei Fedayn rubato dai mercenari Wagner

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AS ROMA NEWS STRISCIONE FEDAYN – La pista degli inquirenti è che all’assalto ultrà ai Fedayn della Roma del 4 febbraio scorso fuori dallo stadio Olimpico con tanto di botte e furto dello striscione, abbiano partecipato i mercenari serbi della Wagner combattenti in Ucraina e che abbiano sfruttato una licenza dal campo di battaglia per farsi letteralmente un giro in Italia con tappa nella Capitale e partecipare a ben altre guerriglie, quelle tra tifoserie calcistiche, scrive Il Messaggero.

Le tracce ripercorse a ritroso dalla Digos italiana, infatti, portano fino a un’agenzia di viaggi del Donbass dove sono stati emessi e acquistati cinque biglietti aerei con destinazione il Bel Paese abbinati ad altrettanti nominativi tra quelli registrati negli alberghi di Milano e Bologna che hanno ospitato gli ultrà della Stella Rossa Belgrado arrivati (in tutta sordina) in Italia per assistere alle partite di basket.

Una cinquantina di questi ha poi dirottato su Roma – altri avrebbero raggiunto gli amici gemellati del Napoli – per tendere la trappola ai Fedayn: vestiti di nero, con i volti coperti, guanti in lattice, armati di mazze, sassi e manganelli spagnoli, li hanno sorpresi e assaliti in piazza Mancini, il loro fortino, dopo il match con l’Empoli facendone finire due in ospedale con le teste spaccate. Come in una vera azione paramilitare.

L’obiettivo? Rubare le sacche contenenti gli stendardi e lo striscione dello storico gruppo ultrà della Curva Sud giallorossa, l’unico con orientamento politico lontano da posizioni ultranazionaliste. Gli ultras della Stella Rossa, inoltre, avrebbero premeditato l’assalto con tanto di sopralluogo all’Olimpico il primo febbraio in occasione di Roma-Cremonese di Coppa Italia. Le analisi dell’intelligence guardano alle tifoserie dell’Est come alle più inquiete. In Ucraina ultrà della Dinamo Kiev stanno combattendo al fronte contro i russi e i mercenari della Wagner al soldo dell’oligarca Prigozhin. E non è difficile immaginare, in futuro, un’ulteriore escalation di violenza alimentata da nuovi retaggi storici e nazionalisti.



FOTO: Credit by Depositphotos.com

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