Nemanja Matic

AS ROMA NEWS NIZZA – Una Roma a due facce. Esattamente come contro lo Sporting Lisbona, solo che stavolta arriva un pari e non una sconfitta. Mourinho chiude così il suo ritiro portoghese con un 1-1 contro il Nizza che non può fargli piacere, ma forse non lo preoccupa neanche più di tanto. Perché la Roma è ancora imballata, fatica a trovare fluidità di manovra. Ma era anche priva della fantasia di Dybala, rimasto in panchina ma senza andare in distinta.

Come riferisce La Gazzetta dello Sport la Roma del primo tempo ha faticato, quella della ripresa è andata meglio: con Pellegrini, Abraham, Mancini, Rui Patricio e Zalewski la squadra ha trovato più equilibrio e profondità. Nei primi 45’ di gioco, invece, avevano girato bene solo Spinazzola e Matic, oltre a Smalling che non a caso è stato l’unico a giocare tutta la partita.

Oramai è più di un indizio, quasi una certezza: Mourinho ha scelto l’opzione con due punte e il trequartista centrale. Per aumentare il potenziale offensivo e cercare nuovi gol che non debbano per forza arrivare solo da Abraham. Solo che nel primo tempo Shomurodov e Zaniolo hanno combinato poco, Perez da trequartista ancora meno. Così si è reso pericoloso solo il Nizza con un paio di spunti di Brahimi e Claude-Maurice, fino al vantaggio dello stesso Brahimi, che ha sfruttato l’ennesima incertezza di Vina e il posizionamento sbagliato di Svilar. L’uruguaiano, tra l’altro, ha rischiato anche il rosso, quando dopo una giusta ammonizione è andato addirittura a spintonare il guardalinee. Insomma, nel primo tempo la Roma è apparsa sgonfia. Tranne Spinazzola, capace di andare spesso e volentieri in fascia.

Quello di Vina da difensore centrale non è andato bene, appunto. Meglio, invece, quello di Matic in cabina di regia, nonostante qualche pallone perso di troppo. Ma il serbo ha provato comunque a dare ritmo e idee. Complessivamente meglio è andata nella ripresa, quando Mourinho ha stravolto la squadra, mettendo l’artiglieria pesante. Così al 9’ è arrivato il primo tiro in porta giallorosso (Mancini di testa), poco dopo è giunto il pari (autogol di Lemina su tiro di Karsdorp) e poi ci sono state le occasioni in serie per Zalewski, Pellegrini e Cristante (due volte nel finale).

E Dybala? La mattina ha svolto un allenamento individuale, ieri sera si è limitato a qualche tiro in porta, per poi mettersi le ciabatte e seguire la partita in panchina con i compagni. Prima di andarsene, alla fine, si è tolto però la maglia e l’ha lanciata al pubblico che lo acclamava. Un regalo per chi sperava di vederlo subito dal vivo. La sua prima da romanista è rimandata al 27 luglio, quando a Trigoria Mourinho se la vedrà contro l’Ascoli.



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